La statua della maternità di Vera Omodeo è arrivata al Senato, la cerimonia di consegna è avvenuta sul Transatlantico – .

La statua della maternità di Vera Omodeo è arrivata al Senato, la cerimonia di consegna è avvenuta sul Transatlantico – .
La statua della maternità di Vera Omodeo è arrivata al Senato, la cerimonia di consegna è avvenuta sul Transatlantico – .

“Dal latte materno veniamo”, è arrivata al Senato la statua raffigurante una donna che allatta realizzata da Vera Omodeo, che i figli della scultrice vorrebbero donare al Comune. L’opera, attualmente coperta da un telo rosso, è stata restaurata nel Transatlantico di Palazzo Madamapronto per essere rivelato.
Alla cerimonia di presentazione, prevista per domani 7 maggio e voluta sia dalla maggioranza che dall’opposizione, parteciperà anche Serena Omodeo-Salè, la figlia dello scultore impegnata nelle trattative con il Comune per trovare la giusta collocazione della statua in città. .

La polemica al riguardo è esplosa in aprile, quando il commissione di esperti che valuta la collocazione delle opere d’arte negli spazi pubblici di Milano fallito l’idea della famiglia di esporre la statua in piazza Eleonora Duse, consigliando invece un luogo chiuso o intimo, anche per i “valori certamente rispettabili ma non universalmente condivisi da tutte le città e i cittadini” rappresentati dalla statua. Sulla scia delle polemiche, immediata la presa di posizione del Comune – “c’è la volontà di dare alla statua una collocazione condivisa e prestigiosa” Ha riaffermato l’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi – anche se l’ipotesi proposta da ora sembra essere del tutto tramontata Il sindaco Sala di installare l’opera nel giardino adiacente alla clinica Mangiagalli.

La scultura resterà a Palazzo Madama fino alla fine di luglio, l’auspicio è che nel frattempo si possa trovarle una collocazione adeguata a Milano. In questo senso, dopo un primo incontro interlocutorio ad aprile, l’Assessorato alla Cultura e alla Famiglia (insieme alle associazioni che sostengono la donazione dell’opera) si incontreranno nuovamente nella seconda metà di maggio.

“Accogliamo con grande soddisfazione l’invito ad esporre l’opera nella prestigiosa sede del Senato della Repubblica” spiegano l’associazione Toponomastica femminile, che sarà rappresentata alla cerimonia da Livia Capasso, sottolineando come rispetto alla “futura installazione milanese, piazza Duse resta il luogo per noi più adatto, sia per ragioni artistico-architettoniche che per ragioni simboliche: la resilienza femminile della Duse, infatti, si troverebbe a dialogare con l’archetipo femminile del potere generatore e nutrice, rifiutando ogni interpretazione riduttiva sul ruolo, sulla funzione e sulla libera scelta di ogni donna. Auspichiamo che, qualora si dovessero individuare oggettivi impedimenti all’ubicazione in Piazza Duse, il Comune voglia individuare una sede alternativa altrettanto idonea”.

 
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