Episodio di Guerre Stellari. I – La Minaccia Fantasma 25 anni dopo, film di passo falso o incompreso? – .

Episodio di Guerre Stellari. I – La Minaccia Fantasma 25 anni dopo, film di passo falso o incompreso? – .
Episodio di Guerre Stellari. I – La Minaccia Fantasma 25 anni dopo, film di passo falso o incompreso? – .

I pianeti di Guerre stellari…in una galassia non così lontana

Star Wars fin dall’inizio per George Lucas era destinato a un pubblico giovanelo stesso al quale poi offrì un bambino Anakin Skywalker (Jake Lloyd), trovato per puro caso da Qui-Gon Jinn (Liam Neeson) e il suo allievo Obi-Wan Kenobi (Ewan McGregor) mentre cercano rifugio sul pianeta deserto Tatooine. Lucas introduce la Federazione dei Mercanti come nemesi di facciata, mentre seguiamo l’assedio di Naboo, la fuga della principessa Padmé (Natalie Portman), la resistenza dei nativi a un esercito di droidi, con Darth Sidious (Ian McDiarmid) che trama nell’ombra. Ma è su quel pianeta deserto, dove tutto ha avuto inizio nel 1977, che la saga cambia per sempre. Lì incontriamo questo bambino dai molti talentiuno schiavo nato non si sa come. L’introduzione dei Midi-Chlorian come spiegazione dell’origine della Forza, appare ancora oggi allo stesso tempo una grande idea e una scommessa scioccante. Ma il punto fondamentale è che George Lucas si è legato alla saga in questo primo episodio ancor più che in passato Dune di Frank Herbert. Abbiamo un pianeta deserto, una sostanza soprannaturale, un Prescelto, una profezia, una gilda di mercanti, guerrieri mistici e uno scontro tra umanità e tecnologia. Ti dice qualcosa? Poi si lega ad Akira Kurosawa, la cui eredità risplende in duelli sensazionali e in lui, Darth Maul (Ray Park), demoniaco Sith dalle movenze feline, divenuto poi uno dei personaggi più incredibili della saga con la serie animata. Lucas ha allargato gli orizzonti di quel mondo, ci ha mostrato pianeti, creature, civiltà. Quel film era, come intendeva Lucas, un grande spettacolo visivo. La trama dici? Andiamo, Star Wars non ha mai avuto sceneggiature particolarmente intricate o complesso, è nella sua dimensione visiva, ritmica ed epica che vive e respira ancora oggi. George Lucas spiega il meno possibile, suggerisce, alimenta dubbi e curiositàci mette faccia a faccia con un mondo che sta per cambiare.

Un film imperfetto ma non privo di titanica bellezza

Episodio di Guerre Stellari. I – La minaccia fantasma è stato un momento rivoluzionarioun colorato e dinamico blockbuster di fantascienza e fantasy. E dinamismo qui significa duelli mai visti prima. Questo film ha cambiato il concetto stesso di duello cinematografico, passando dall’essere una mera copia dei vecchi spadaccini degli anni ’40 e ’50, a riprendere ciò che il genere wuxia e il cinema orientale avevano dato al mondo. Cerchiamo di essere chiari, lo scontro tra Maul, Qui-Gon e Kenobi lo è senza dubbio uno dei più grandi duelli cinematografici di tutti i tempi e di gran lunga il migliore che la saga abbia mai avuto. Non è solo per la coreografia, ma anche per quanto riesce a farci capire cosa sono i Sith, cosa sono i Jedi, la personalità degli individui. Anche più tardi, un combattimento sarebbe diventato un’espressione radicata di ogni personaggio più del dialogo in Star Wars. La minaccia del Fantasma diventa anche la prova dell’autoperpetuazione di questo universo cinematografico: c’è un’altra Morte Nera da distruggere, un altro giovane eroe da amare, strane creature e vecchie conoscenze. John Williams ha dato il massimo. La minaccia del Fantasma aveva forse la migliore colonna sonora dell’intera saga, Duello delle Parche è uno dei più grandi pezzi epici di sempre. La realtà è che la critica e parte del pubblico sono stati eccessivamente duri con un film pensato per raccontarci soprattutto un momento in cui un certo equilibrio, una certa gioia e pace nella galassia cominciavano ad essere messi in discussione. Lo fa con Yoda, che guarda dentro il cuore di quel bambinovede il potenziale ma anche la paura. “La paura è la via verso il lato oscuro. La paura porta alla rabbia, la rabbia all’odio; l’odio porta alla sofferenza”. In quel momento Lucas si dimostra capace di cambiare atmosfera e tono in un attimo. Un film per bambini? Sì, ma come lo erano i film di Don Bluth, come lo era la saga di indiana Jones che ha realizzato con Spielberg, quindi non privo di momenti cupi e drammatici.

 
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