Pensionamento prima dei 50 anni, il modello “Fire” che piace ai giovani scandinavi: chi può farlo davvero, come funziona e quali sono i rischi

Pensionamento prima dei 50 anni, il modello “Fire” che piace ai giovani scandinavi: chi può farlo davvero, come funziona e quali sono i rischi
Pensionamento prima dei 50 anni, il modello “Fire” che piace ai giovani scandinavi: chi può farlo davvero, come funziona e quali sono i rischi

Sempre più giovani scandinavi scelgono il movimento «Fuoco» (Indipendenza finanziaria, andare in pensione presto) smettere di lavorare anche prima dei 50 anni. È uno stile di vita il cui obiettivo è l’indipendenza finanziaria, il risparmio di denaro sufficiente in giovane età e il pensionamento anticipato. Modello sempre più popolare tra i millenials, è diventato noto all’interno delle comunità online attraverso le informazioni condivise su blog, podcast, forum di discussione e, più in generale, sui social media. Secondo un ricercatore dell’Università Metropolitana di Oslo, Mi Ah Schoyen, citato da la Repubblica, la verità è che “solo i ricchi possono sperare in una vera indipendenza economica”. Anche perché, precisa lo specialista, “il dipendente medio non guadagna abbastanza per poter fare questo”.

Ma è proprio il generoso sistema di welfare norvegese a rendere possibile l’obiettivo di lasciare il lavoro prima dei 50 anni. «In Norvegia – spiega l’esperto di economia privata Endre Jo Reite – non c’è bisogno di pensare alle assicurazioni private o a chi si prenderà cura di te quando sarai grande. Abbiamo un sistema che consente a tutti di avere una sicurezza di base. Ciò rende più breve la strada verso l’indipendenza economica”, sottolinea. Ma il welfare stesso, spiega Reite, è minacciato dal fatto che sempre più persone non possono o non vogliono più contribuire. «Stiamo ancora parlando di numeri piccoli – precisa l’economista -, ma se aumentano il modello norvegese non regge più». Si tratta di un dibattito che ha coinvolto anche la politica: il ministro danese per l’Immigrazione e l’Integrazione Kaare Dybvad Bek ha infatti affermato che “uscire dal sistema contributivo significa ignorare che sono gli sforzi di tutti a rendere possibile un welfare diffuso” .

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