Foligno, all’Oratorio del Crocifisso “Notte e tempesta si fanno luce” – .

Foligno, all’Oratorio del Crocifisso “Notte e tempesta si fanno luce” – .
Foligno, all’Oratorio del Crocifisso “Notte e tempesta si fanno luce” – .

Martedì 7 maggio, ore 17, gli Amici della Musica di Foligno propongono ill’etica della fratellanza nella Nona Sinfonia di Beethoven con il noto critico musicale Guido Barbieri

Foligno, 6 maggio 2024 – È dedicato ad un compleanno speciale il convegno che propongono gli Amici della Musica di Foligno Martedì 7 maggio, 17:00alOratorio del Crocifisso.

L’appuntamento – ad ingresso gratuito – sarà l’occasione per conoscere i più noti critico musicale Guido Barbieri il dietro le quinte e lo spirito dei famosi Nona sinfonia di Beethoven che quest’anno ricorre il duecentesimo anniversario della sua prima rappresentazione a Vienna, esattamente il 7 maggio 1824.

Barbieri parlerà del capolavoro di Beethoven, in stagione a novembre per il concerto di chiusura, in “Notte e tempesta si fanno luce. L’etica della fratellanza nella Nona Sinfonia di Beethoven”, un viaggio affascinante attraverso la genesi di un’opera che ha segnato la storia della musica e non solo: l’Inno alla gioia è un simbolo dell’Unione Europea – di tutti i tempi.

“Il percorso che ha portato Ludwig van Beethoven a concepire il design di Sinfonia n. 9 rappresentata per la prima volta a Vienna il 7 maggio 1824 – commenta il critico -, parte da lontano. La scintilla scoccò nel remoto 1790, trentaquattro anni prima quando Ludwig Bartholomeus Fischenich, professore di diritto all’Università di Bonn, presentò al giovane musicista un’Ode dell’amico Friedrich Schiller intitolata An die Freude. È l’inizio di una lunga avventura etica, filosofica, letteraria e musicale che porterà alla nascita dell’opera più visionaria, radicale e rivoluzionaria dell’intero Ottocento”.

Guido Barbieri, trentacinque anni di critica musicale, venti dei quali per il quotidiano “La Repubblica”, oggi collabora alle pagine culturali de “Il Manifesto”.

Quarant’anni a Radio 3, per la quale continua a condurre alcuni programmi. Docente di Storia ed Estetica della Musica presso il Conservatorio “B. Maderna” di Cesena, ha collaborato come drammaturgo ai “Collegi” della Biennale Musica di Venezia. E la drammaturgia musicale è l’attività che egli pratica con maggiore assiduità da un quarto di secolo.

Ha scritto testi, libretti e letture per alcuni tra i maggiori compositori italiani, condividendo spesso il palco, in qualità di narratore, con musicisti di grande valore. I suoi testi sono stati messi in scena e interpretati, in Italia e talvolta all’estero, da importanti personalità del teatro. Scrive saggi e tiene conferenze per le maggiori istituzioni musicali italiane. Nel 2009 ha ricevuto il Premio Feronia per la critica musicale.

Per quanto riguarda Beethoven e gli altri Non al, l’opera di una vita che celebra i valori della fratellanza, dell’armonia e della libertà “Nelle mani di Beethoven – conclude il critico – comporre non è più un mero esercizio formale, ma piuttosto un gesto filosofico e altamente politico. E la musica diventa così strumento di pensiero, veicolo privilegiato, in unione con la poesia, dei valori etici fondamentali dell’uomo moderno”.

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