Funzioni socio-sanitarie pubbliche lontane da Gallarate? Mozione dell’OCG per mantenerli in città – ilBustese.it – .

«Il gioco è adesso. Oggi è il momento di dire se vogliamo alcune funzioni sanitarie e quali». Massimo Gnocchiconsigliere comunale di Obiettivo Comune di Gallaratesi riferisce al territorio e alle strutture di Sant’Antonio Abate, alla loro futura destinazione, con l’ospedale di Busto/Gallarate all’orizzonte e l’auspicato mantenimento dei servizi sanitari sul territorio ospedaliero da parte di molti.

L’OCG ha presentato una mozione per coinvolgere il sindaco, Andrea Cassani1)a inviare ufficialmente all’Asst Valle Olona e alla Regione Lombardia copia delle proposte avanzate dalle forze politiche e civiche sul futuro dell’ospedale esistente; 2) chiedere ufficialmente che l’Asst e la Regione tengano conto dell’indirizzo indicato dall’assemblea civica, secondo il quale le funzioni previste nel Parco di Sant’Antonio Abate dovrebbero essere “di rilevante e prevalente carattere socio-sanitario pubblico”, con attività “essenziali e ambulatoriali”.

L’OCG si riferisce alle proposte formulate «…da Fratelli d’Italia, Forza Italia, centrosinistra, Centro Popolare e noi». «Si tratta – spiega Gnocchi – di tenere fede alle intenzioni espresse, di mantenere il maggior numero di servizi a Gallarate. Ora il gioco è apertoAccordo di Programma per Gallarate (diverso e separato da quello per il nuovo ospedale della Beata Giuliana), per evitare il “Legnano bis”». Questo è il lungo abbandono di un’area che il nuovo ospedale si svuoterà.

A lui è stato affidato lo studio per valutare cosa potrebbe utilmente trovare posto nell’odierno perimetro ospedaliero Arexpo, la firma dell’accordo risale ai primi di marzo. Ma l’assessore spiega il senso dell’iniziativa di oggi andando ancora più indietro nel tempo. «Circa un anno fa, dopo una grande manifestazione (v QUI), in Consiglio comunale sono state presentate due diverse mozioni. In quello della maggioranza si stava chiaramente chiedendo verificare le linee guida per la rigenerazione urbana dell’area Sant’Antonio Abate. Le minoranze non hanno votato contro, si sono astenute perché hanno trovato nel testo elementi di interesse. A marzo 2024 ho presentato un’interrogazione scritta al sindaco, ho chiesto se erano state fornite linee guida precise per Arexpo. La risposta è stata concisa: NO».

Anche qui emerge la necessità, per OCG, di un’iniziativa che consenta riprendere e rilanciare le indicazioni formulate dalle forze politiche e civili. La mozione dovrebbe essere inserita all’ordine del giorno del prossimo Consiglio.

 
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