Vince Sassari, Reggio Emilia finisce 5° – .

Vince Sassari, Reggio Emilia finisce 5° – .
Vince Sassari, Reggio Emilia finisce 5° – .

Sassari, 05 maggio 2024 – Il grande incubo, non il famoso singolo di 883ma quello che ha vissuto lì per gran parte della stagione Dinamo Sassari, è finalmente finito. Una stagione da allora orrore per i sardi, che si è conclusa con una vittoria facile 95-63 contro uno Reggio Emilia è venuto sull’isola in viaggio, forte del 5° posto nella griglia Playoff ormai saldamente in tasca, soprattutto dopo il crollo fisiologico dell’ Trento A Bologna.

Un’ultima gara del stagione regolare quello dopo 10 minuti si è trasformato in una mera formazione: per il Banca utile per salutare al meglio una tifoseria delusa, che già prima della palla a due, con uno striscione esposto dal tifo organizzato, ha sottolineato il proprio sollievo nel vedere la partita Dinamo registrato 2023-24 per l’ultima volta; per ilUnahotels per mettere benzina nelle gambe in vista dell’inizio della post stagione contro il temibile Reyer Venezia, Gara 1 già previsto per11 maggio.

Quindi ultimo giorno di scuola per Sassari Di allenatore Nenad Markovic, rivitalizzato dal rimprovero dell’allenatore e del presidente dopo la sconfitta casalinga Varese, che in quella sfortunata gara chiuse definitivamente la rincorsa all’ottavo posto, per poi recuperare in quello Scafati.

Un roster decimato da mille problemi, dagli infortuni alla mancanza di continuità, che per mesi non è riuscito a trovare la vittoria lontano dalle mura amiche. Solo il cambio di allenatore ha dato la spinta ad un’annata che rischiava di prendere una piega pericolosa, con gli ultimi due posti terribilmente vicini e che conta solo l’incredibile tripletta di marzo contro Virtus Bologna, Venezia E Bresciano Ha reso l’ultimo mese decisamente più sereno per tutto l’ambiente.

Stasera è bastato aumentare leggermente il ritmo in attacco per far preoccupare Reggio sicuramente con la testa altrove. Un parziale di 19-0 in avvio di secondo periodo che praticamente mette fine alla partita incontro con 25 minuti davanti alla sirena.

MVP della razza cheAlessandro Cappellettiautore di una doppia doppia da 10 punti e 15 assist, rigenerato dalle cure Markovic, dopo un periodo iniziale in cui ha faticato a prendere le redini di una squadra che non lo riconosceva capo. Proprio l’ex Verona sarà uno dei pochi punti fermi in vista del prossimo anno, se non l’unico, vista la diaspora che presto avverrà, da Tyree a Jefferson, Senza dimenticare Charalampopoulos e McKinniei due grandi fallimenti del mercato estivo.

L’americano stesso ha toccato il suo carriera alta In LBA solo stanotte, 22 punti si rese conto, lui che stava viaggiando poco più in là 8 in media, In 10 mesi in cui la maggior parte delle volte sembrava essere un corpo estraneo. Anche i centri stanno andando bene Diop e Gombauldrispettivamente 9 e 12 punti, sicuramente il più positivo in questo anno travagliato ed entrambi diretti verso lidi più ambiti e ambiziosi, soprattutto il lungo senegalese con passaporto italiano sempre nel mirino dei Virtus Bologna.

Come annunciato da GM bianco blu, Federico Pasquini, ci saranno tanti cambiamenti quest’estate e chissà se la ripartenza avverrà proprio per i giovani in patria Dinamocome il Bambino Alessandro Doreun diciottenne entrato in campo alla fine della partita e capace di segnare due triple consecutive al suo esordio LBA che ha riacceso il tutto PalaSerrademignidimostrando ancora una volta come il vivaio sassarese sia sempre capace di produrre prospettive interessanti.

Per Reggio Emilia una sconfitta indolore, pur senza l’infortunato Jamar Smith, ma comunque presente in panchina, che non deve lasciare scorie nella testa degli uomini allenatore Dimitris Priftis. Una squadra in evidente arrivo Sardegna per allenare bene le gambe in vista dei quarti di finale Playoff.

Affondato sul -19 all’intervallo non è bastato nemmeno il buon inizio di ripresa, come al solito Langston Galloway sugli scudi, 12 punti. Risalire 46-31 fu definitivamente affondato di uno Dinamo capace di sparare con over the 55% da tre, quasi il Il 78% da dentro l’area e contro queste percentuali è quasi impossibile rimontare, aiutati, va detto, anche dall’atteggiamento balneare della difesa reggiana.

Una sosta forse salutare per ilUnahotels, utile per togliersi dalla testa gli allori di una stagione regolare positiva e tornare a correre come si faceva fino a poche settimane fa, proprio con una Jamar Smith in ottima forma. Il suo recupero sarà fondamentale per completare la serie contro la corazzata Reyer Venezia ancora più imprevedibile.

Erano, infatti, otto anni che la squadra emiliana non raggiungeva le prime cinque posizioni della classifica, allora in classifica 2015-16 occupò la seconda posizione e raggiunse la finale, perdendo controOlimpia Milano Di Gelsomino Repesa.

Chissà di che squadra si tratta Priftis non può essere la grande sorpresa di questi Playoff scudetto, la squadra che può sorprendere il marcatore a luci spente. Come spesso è successo al Dinamo Sassari, costretti questa volta a seguire tristemente il mese più bello dell’anno direttamente dalla televisione.

Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Unahotels Reggio Emilia 95-63

Parziale: 22-17; 24-10; 20-14; 29-22

Progressione: 22-17; 46-27; 66-41; 95-63

Sala stampa

Dimitris Priftis, Nenad Markovic e Luca Gandini

Le pagelle

Dinamo Banco di Sardegna Sassari

Alessandro Cappelletti 7,5: ha piazzato il suo massimo stagionale nella partita più inutile della stagione nerazzurra della Dinamo. Una doppia doppia da 10 punti e 15 assist, quest’ultimo un record personale in carriera in LBA. Nonostante l’ottima serata di oggi, è uno dei pochissimi punti fermi della Dinamo Sassari del futuro, ma sarà chiamato a ritrovare quella continuità che spesso gli è mancata negli ultimi 10 mesi.

Kaspar Treier 6: Ributtato nella mischia, risponde subito con una tripla. Con ogni probabilità è stata l’ultima partita con la maglia della Dinamo, per un giocatore chiamato negli ultimi anni a sbocciare da un momento all’altro e disattendendo purtroppo le grandi aspettative di molti.

Alessandro Doré 6,5: al debutto in LBA è stato lui a dare l’unica scarica di adrenalina ad un PalaSerradimigni assopito. Due triple segnate in pochi minuti per il diciottenne sassarese che ricorderà a lungo questa serata.

Breein Tyree 7.5: inizia con la marcia bassa. Una volta capito che il Reggio non aveva intenzione di fare una partita seria, nella ripresa ha acceso il fuoco, chiudendo ufficialmente la gara. In una stagione fatta di mille alti e bassi, stasera ha segnato 22 punti, sicuramente gli ultimi segnati con la maglia della Dinamo, viste le tante sirene che lo spediscono verso altri lidi decisamente più dorati.

Filippo Kruslin 6: gli applausi che l’intero stadio gli riserva alla fine suonano come l’inizio dei titoli di coda della storia tra il croato e la Dinamo. Arrivato in punta di piedi nell’estate 2020, è diventato subito uno dei pilastri dello spogliatoio. La scorsa stagione ha evidenziato un calo fisiologico per un giocatore, che, comunque sia andata a finire, ha sempre onorato la Dinamo.

Luca Gandini sv: Markovic gli concede qualche minuto per dire addio al mondo Dinamo e soprattutto al basket. Un professionista esemplare, capace di farsi sempre trovare pronto, nei rarissimi momenti in cui veniva chiamato in causa, ma un autentico collante negli ultimi anni per lo spogliatoio biancoazzurro. Grande uomo prima ancora che giocatore.

Ousmane Diop 6,5: in una partita giocata a due all’ora nel centro senegalese basta inserire il pilota automatico. Pochi sprazzi, ma la consueta partita solida per il miglior giocatore della Dinamo in questa disastrosa stagione, partita che, molto probabilmente, sarà anche l’ultima per lui in maglia biancoazzurra. Un giocatore che negli anni ha rappresentato al meglio i valori di una terra che ora lo ha adottato ufficialmente.

Stephane Gombauld 7: altra doppia doppietta per il francese, con 12 punti e 10 rimbalzi. L’unico tra i nuovi ad aver davvero sorpreso: arrivato nello scetticismo più totale e capace di far ricredere molti, compreso chi scrive. Molto bene, Stephane!

Alfonso McKinnie 7,5: perfetto nel tiro, nell’atteggiamento, peccato che la stagione sia finita. 22 punti a referto, il massimo stagionale, una serata da MVP per un giocatore rimasto per mesi un oggetto misterioso. Arrivato a sostituire un giocatore del calibro di Bendzius, ha deluso pesantemente le aspettative, per un giocatore che aveva giocato in NBA e non si era limitato a fare da tappezzeria. Forse è la mancanza di fame quella di cui viene accusato l’americano, dimostrando anche carattere discreto e limiti tecnici.

Brandon Jefferson 6: si distingue per un paio di sprazzi in avvio di ripresa, per il resto una partita tranquilla, per l’uomo che dal suo arrivo ha dato nuova linfa ad un roster dall’encefalogramma piatto, risollevando le sorti di una squadra che molti esperti si vide condannato ad una clamorosa retrocessione.

Vasilis Charalampopoulos 5,5: la botta subita alla spalla nel primo tempo gli nega diversi minuti sul parquet. Quando rientra nella ripresa riesce a dare il suo contributo con un paio di giocate dignitose, per un altro giocatore che lascerà la Dinamo al più presto.

Unahotels Reggio Emilia

Briante Weber 6: l’unica realmente collegata ad una gara nella quale Reggio è quasi del tutto assente. Soprattutto nel primo tempo, con la Dinamo in decollo, è lui a tenere a galla tutta Reggio.

Alessandro Cipolla 5,5: Priftis gli concede 20 minuti, quasi lo stesso totale dei minuti giocati dalla guardia azzurra nelle 29 partite precedenti. Non si tira indietro, ma il suo inizio è un po’ traumatico, con qualche palla persa banale, ma alla lunga riesce a dare un buon segnale, segnando anche 7 punti.

Langston Galloway 5,5: inizia la gara con il consueto atteggiamento propositivo, confermandosi il faro offensivo di Reggio. Poi gli fanno notare che la partita, in realtà, è una semplice amichevole, che i playoff inizieranno solo tra sei giorni e poi l’ex Pistons si adatta, spegnendosi magicamente.

Mouhamed Faye 4: Gombauld lo porta a scuola spesso e volentieri, con coach Priftis che lo richiama più volte. Una volta finita la partita si rimette nella mischia e ha il tempo di almeno aggiustare le sue statistiche, segnando 10 punti.

Lorenzo Uglietti sv: nonostante fosse guarito dall’influenza, si è lanciato in campo per dare la scossa ad una squadra in balia dell’avversario. Respinta con sconfitta dopo appena 120 secondi sul parquet.

Darion Atkins 5: almeno mette il suo gran corpo sotto i tabelloni, portando giù 6 rimbalzi, ma in attacco sono più disastri che perle che sfoggia, anche buttando via 4 palloni tra il banale e l’imbarazzante.

Tarik Nero 5: rispetto a Faye è tutta un’altra storia per Reggio, che si presenta con un paio di giocate che intimidiscono anche Diop. Ma è solo un fuoco di paglia, perché anche lui si adatta e pian piano scompare nell’ovile della partita.

Michele Vitali4: accolto tra gli applausi come uno dei protagonisti dell’ultimo trofeo alzato al cielo dalla Dinamo, la Supercoppa Italiana 2019, ma mai veramente amato a queste latitudini. Non incide minimamente sulla gara, abbassando sempre di più i giri del motore con il passare dei minuti.

Sasha Grant 5,5: per uno che ha la Sardegna tatuata sulla pelle, letteralmente, non è una partita come le altre. Da buon sardo vuole mettere il massimo in campo, spesso esagerando, con percentuali al tiro che di certo non lo aiutano, ma il suo atteggiamento a rimbalzo e difensivo è da applausi.

Matteo Chillo 4: si presenta subito con la prima tripla della partita, poi avvisa i compagni: “Oh ragazzi, oggi ho dato la mia!”. Scomparendo nei restanti 28 minuti in campo. Nemmeno Houdini!

Giovanni Olmeo

 
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