arrestato un farmacista – .

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TARANTO – «Lo so che lo vuoi, è una questione di chimica, l’età non c’entra». Sono queste le parole che una 46enne ha rivolto alla 12enne, fidanzata di suo figlio, per convincerla a fare sesso con lui. Abusi sessuali che l’uomo sarebbe riuscito comunque ad ottenere contro la volontà della ragazza che, alla fine, ha trovato il coraggio di raccontare, consentendo alla magistratura di ottenere gli arresti domiciliari nei confronti dell’uomo.

Sono stati gli agenti della Squadra Mobile, diretti dal vicequestore Luigi Vessio e coordinati dal pubblico ministero Marzia Castiglia, a bussare alla porta per notificargli l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice Giovanni Caroli.

Nei confronti del farmacista tarantino, 46 ​​anni, il pubblico ministero Castiglia ha contestato il reato di violenza sessuale aggravata su minore, spiegando che «abusando dello stato di inferiorità fisica e psichica» dovuto alla giovanissima età del minore, aveva cominciato a raccontare raccontarle dei rapporti intimi che aveva avuto con la moglie per poi mostrarle foto di donne seminude e infine farle le sue proposte oscene. Quando la 12enne ha rifiutato, però, l’uomo ha insistito lentamente, dicendo frasi del tipo “due persone vogliono delle cose, non sono l’unico a volerle, so che le vuoi anche tu, prima o poi le farai”. arrivarci”. Le sue richieste alla fine avrebbero costretto il bambino a sottomettersi ai suoi appetiti.

E per farlo l’uomo avrebbe approfittato dei momenti in cui la 12enne si trovava nel suo appartamento per fare i compiti insieme al figlio dell’indagato: quest’ultimo, con una scusa, è stato mandato a svolgere commissioni e il piccolo la ragazza rimase sola con il suo incubo. Violenza che la piccola ha sempre tenuto per sé finché, forse sopraffatta dalla sofferenza, ha deciso di raccontare tutto a un familiare. Negli stessi giorni, una delle sue maestre si accorse dei suoi atteggiamenti insolitamente nervosi e così, poco a poco, riuscì a conquistare la fiducia dell’alunna e a farsi raccontare l’accaduto: subito dopo la maestra informò la famiglia che decise così di denunciare una denuncia negli uffici della Questura.

Gli investigatori, con il supporto di uno psicologo, hanno chiesto alla ragazza di ripercorrere tutta quella vicenda: l’agghiacciante racconto ha permesso di raccogliere una serie di indizi nei confronti dell’uomo. Nelle sue rivelazioni, la piccola ha ripetuto più volte di aver sempre cercato di allontanarlo, senza mai riuscirci. Non solo. Attraverso le chat Whatsapp tra il 12enne e l’indagato, il pubblico ministero Castiglia e la polizia hanno ricostruito anche i numerosi tentativi dell’uomo di costruire un legame morboso: in piena notte, ad esempio, il 46enne ha scritto alla 12enne «in realtà preferisco sempre dire le cose guardando negli occhi le persone come ho sempre fatto con te… e non lasciare troppe cose scritte perché tante cose nella vita possono cambiare e rivoltarsi contro di te. ” Parole ambigue che sembrano evidenziare anche la cautela con cui l’uomo scriveva a una ragazza di oltre 30 anni più giovane.

Nelle prossime ore l’uomo, accompagnato dai suoi difensori, dovrà presentarsi davanti al gip Caroli per l’interrogatorio.

 
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