a cura del GRUPPO EDITORIALE-
VITERBO – La provincia di Viterbo affronta una situazione preoccupante con aumento della disoccupazione e calo dei laureati, secondo un’analisi di Openpolis. L’analisi si è concentrata sui residenti di età compresa tra 25 e 49 anni, confrontando i tassi di istruzione e occupazione con le medie nazionali.
In diverse aree della Tuscia, come i Monti Cimini e la zona del Lago di Bolsena, sia il tasso di istruzione che quello di occupazione sono inferiori alla media nazionale. Al contrario, il capoluogo Viterbo e altre città centrali della provincia, come Tarquinia, Vetralla e Tuscania, mostrano un tasso di istruzione superiore alla media nazionale, ma un tasso di occupazione inferiore.
Civita Castellana emerge come il caso più critico, con solo il 49% dei residenti laureati e un tasso di occupazione del 68%. Altre località con statistiche negative includono Capranica, Castel Sant’Elia, Fabrica di Roma e varie altre.
Per il Lago di Bolsena i dati peggiori arrivano da comuni come Gradoli, Grotte di Castro e San Lorenzo Nuovo. Anche la Maremma viterbese, con Montalto e Canino, mostra risultati deludenti.
Non mancano però le eccezioni positive. Comuni come Acquapendente, Canepina, Latera e soprattutto Montefiascone presentano tassi di occupazione e di istruzione superiori alla media. La situazione migliore si riscontra a Valentano e Piansano, dove oltre il 50% dei residenti ha un diploma e il tasso di occupazione raggiunge il 76%.
In conclusione, mentre molte zone della Tuscia soffrono di carenza di laureati e di opportunità di lavoro, ci sono alcune eccellenze che superano le medie nazionali sia in termini di istruzione che di occupazione.