Savona, la visita di Benedetto XVI 16 anni fa. I ricordi, il ruolo del Santuario e il sogno di avere Papa Francesco – .

Savona. Sedici anni e due giorni fa (era il 17 maggio 2008) papa Joseph Ratzinger, Benedetto XVI, era protagonista di una storica visita a Savona, unico nell’era “moderna”. Un anniversario che a nostro modesto parere sembra un po’ trascurato, soprattutto nell’anno in cui la Città dei Papi consacra la propria candidatura a Capitale della Cultura.

Puoi iniziare ricordando cosa è successo quel giorno.

Il Papa, proveniente da Genova, atterrato al Santuario sul piazzale antistante la casa del Beato Antonio Botta alle 16,45 a bordo di un elicottero della Polizia di Stato pilotato da Gianni Faggio, che ricorderà a lungo quel volo e ne racconterà molti dettagli. Prima tappa, la cripta del Santuario di Nostra Signora della Misericordia per deporre la Rosa d’Oro, massimo riconoscimento del cattolicesimo. Si trova nella cripta e si può ammirare ancora oggi.

Benedetto si è poi spostato in papamobile, passando per Corso Ricci, in Piazza del Popolo. allestito per la Messa, che è durato due ore. Davanti all’altare, una composizione floreale con gli stemmi del pontefice, della città di Savona e del vescovo Vittorio Lupi.

Alle 19,45, per via Paleocapa, corso Italia, piazza Sisto e via Santa Maria Maggiore, è arrivato nel Vescovado per visitare gli appartamenti di Pio VII e poi la cattedrale. Ultimo viaggio, sempre tra due ali di folla, in via Manzoni per raggiungere il Palacrociere e partire in elicottero verso Genova.

Va giustamente ricordato che il il merito della visita di Benedetto va tutto a Domenico Calcagno, vescovo di Savona-Noli dal 2002 al 2007, che ricoprirà poi uno degli incarichi vaticani più importanti, quello di presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica. Ma ha sempre voluto, e vuole ancora oggi, essere chiamato semplicemente, soprattutto a Savona, “Don Domenico”.

Chiediamo aiuto, per capire cosa rappresenta quella visita e soprattutto quali insegnamenti Savona può trarne oggi, a Mauro Zuninocompetente studioso della storia della nostra città (preferisce definirsi “appassionato”) e teorico della nascita di Cristoforo Colombo a Savona.

Zunino risponde: “Credo che sia giunto il momento di valorizzare finalmente il Santuario e tutto ciò che gli ruota intorno. Penso alla Basilica, ovviamente, alla cripta della Rosa d’Oro, al Palazzo delle Azzarie, al Tesoro del Santuario, alla Locanda, ma anche alla necessità di mettere in sicurezza l’area”.

E ancora: “Non dimentichiamo che il il nostro è il secondo santuario in ordine cronologico e dignità e che altri le sfruttano molto di più anche con caratteristiche molto inferiori. Non è impossibile attrarre flussi significativi di turisti religiosi che danno anche nuova vita al paese e ai suoi abitanti. Tra l’altro il Vaticano sta attuando una sorta di giro di vite sulle apparizioni mariane che ovviamente non può riguardare il nostro Santuario sul quale i riflettori saranno ancora più accesi”.

Ma come può accadere tutto questo? Zunino conclude: “Non sta a me dirlo, deve muoversi tutto il sistema savonese. Il momento è quello giusto, grazie al fatto che alla presidenza delle Opere Sociali c’è una persona come Giovanni De Filippi e che il sindaco Marco Russo può sfruttare l’occasione per la candidatura a Capitale della Cultura. Anche i legami tra la famiglia Della Rovere e Cristoforo Colombo, su cui si potrebbe scrivere un libro, possono costituire un tema molto importante per queste opportunità”.

UN curiosità su Zunino: ha assistito al passaggio di Benedetto in Darsena davanti alla sua officina vicino al distributore di benzina, il mitico “Cichinin” specializzato in carburatori.

UN un’appassionata testimonianza sulla visita di Benedetto arriva anche da Marco Roselli, incaricato di organizzare il seguito papale sotto la supervisione del capo della gendarmeria vaticana Domenico Giani. Dice Roselli: “Non avrei mai pensato di vivere un’esperienza simile, in quel corteo dietro al Papa con una folla così numerosa nonostante la pioggia. Un’occasione religiosa e civile unica, che resterà per sempre indelebile nella storia di Savona”.

Ricordi, speranze, sogni. A quel tempo perché non pensare anche ad una visita di Papa Francesco a Savona, tra l’altro, un pontefice per certi versi così diverso da Ratzinger? Forse una visita legata ad altri viaggi nel Nord Italia di Bergoglio, come è avvenuto per Benedetto, “dirottato” da Genova.

I viaggi di un Papa si organizzano con anni di anticipo, è vero, ma da qualche parte bisogna cominciare.

 
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