DEICIDE continua a trascinarsi stancamente

La gente ha sempre puntato il dito contro alcuni dei miei gruppi preferiti, dicendo che facevano tutti gli stessi dischi. IL SodomaIL Uccisoreio Deicida. Chi è cresciuto con certe band ha argomenti sufficienti per respingere simili bugie, senza nemmeno dover spiegare a una persona ignorante che Legion è l’album tecnico dei Deicide mentre Once Upon The Cross è quello oscuro e combattivo!o quello Tapping the Vein è brutale mentre il precedente Better of Dead, non solo per le cover di Tank, gioca tutto sulla citazione dell’heavy metal classico! Non ha senso soffermarsi sulle differenze tra Sud del Paradiso – sta arrivando un articolo che in un certo senso lo riguarda – e Intervento divino. In casi come questo parliamo di sei anni di distanza e di mondi nemmeno paralleli. Il problema è che ho quarant’anni e Sono stufo di difendere il difendibile, tanto meno l’indifendibile. È vero, rompiscatole hai ragione, Deicide lo fa Sempre lo stesso record e cambiano solo un aspetto per mascherare la sinistra operazione. Lo fanno suonare sensibilmente diverso, anche perché alla consolle non troverai più nomi del calibro di Jim Morris e Scott Burns, che lì ti davano quell’impressione. Così le sottili differenze tra un album dei Deicide e l’altro verranno date a chi si avviceglierà dietro quella miriade di leve e bottoni. Per il resto lo è ancora un altro disco di un gruppo storico sulla canna del gas, che poi ha perso l’ispirazione La puzza della redenzione e ha scritto l’ultima canzone divertente 2011per titolo Convinzione. È il video più bello che i Deicide possano mai realizzare.

Taylor Nordbergchitarrista a fianco Kevin Quirion, adesso è anche il produttore, segno che nelle sue tasche sono rimasti un po’ più di soldi. Jack Owen e Ralph Santolla sono il passato remoto, per non parlare degli altri due. Taylor Nordberg, potrei aggiungere, è già un chitarrista dei Condizione disumana di Terry Butler.

La copertina è realizzata dal famoso grafico americano Glen Benton con l’aiuto di Photoshop e le sue funzionalità innovative che ne fanno usointelligenza artificiale. Aggiunge il leader della band, originario della zona del Niagara, “Ho due iMac, un MacBook Pro e un iPad Pro” – e una mela d’asino con un morso e una foglia, ndr – “quindi sono esperto di computer, esperto di Photoshop e tutto il resto”.

No, Glen. Mio zio Graziano ha la tua stessa roba perché è entrato al centro commerciale I Gigli e si è lasciato prendere la mano, ma al massimo può farci cinque post al giorno sui social in cui cambia la foto del profilo. Ha più o meno la tua età, Glen. La migliore foto del profilo che ha pubblicato lo mostra sul divano con una pianta da interno dietro la testa che assomiglia alle corna di un Fauno. Lo ha detto davvero.

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Scheffer Computer Graphics Inc. detiene il credito di copertura per Legionema, al podcast Il Brutalmente DeliziosoGlen Benton si assume l’intera paternità dell’opera e non solo l’idea.

Sicuramente siamo d’accordo su una cosa: Legione è stato bellissimo.

Insomma, Glen Benton centra la critica prima ancora che arrivi, visto che non avrà raccolto neanche un decimo della merda piovutagli addosso Pestilenza per quella domanda impopolare. Dovremo fare anche quella revisione, nei prossimi giorni. Che culo.

Vuoi davvero che ti dica come suona un disco dei Deicide?

Taglia la lingua E Seppellisci la tua croce…con il tuo Cristo sono i singoli: il primo ha dei ritornelli ridicoli nel ritornello, il secondo ricalca lo stile di Legione e onestamente è meglio. Ci sono dodici tracce per quaranta minuti di musica prodotta in modo pulito e tecnicamente ben eseguita, e nel complesso il lavoro non decolla mai. Purè Senza fede è carino, mentre la seconda parte è un po’ tutta indecente. Fatta eccezione per la title track con un attacco audace e un riff di supporto non molto distante da quello di Convinzione. A volte rallentare aiuta i deicidi.

I titoli sono il consueto compendio di spudoratezza e velata ironia, Una Trinità di Nessuno, svegliata da Dio, da altezze sconosciute cadrai. Dopo Bastardo di Cristo niente ha più senso, potresti ritirarti e timbrare almeno da quel punto di vista. Non esiste un “oltre”.

Un gruppo finito ufficialmente più di dieci anni fa, basta perderci altro tempo: non c’è vena melodica o soluzione temporanea che possa risollevarli da lì. Robetta sei politico, ancora un altro pezzo di storia del metal estremo americano. Vuoi che ti dica che è brutto? Non è. Ma sono deicidi e non dovrebbero nemmeno respirare secondo questo tipo di standard. (Marco Belardi)

 
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