il jab nella nuova canzone – .

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Nuova canzone, altra polemica. Ghali non si arrende e, ancora sul piede di guerra per le dinamiche che hanno caratterizzato l’ultimo Festival di Sanremo, ha deciso di tornare a stuzzicare i Rai. Lo ha fatto pubblicando sul suo profilo Instagram un passaggio dalla sua ultima canzone intitolata Paprica. Nei pochi secondi postati sul social si sente chiaramente un passaggio feroce nei confronti della televisione pubblica, citato esplicitamente e con un riferimento che sembra frutto di quanto avvenuto sul palco dell’Ariston per la canzone Casa mia e soprattutto per gli interventi sul “genocidio“.

Puoi dirmi quello che vuoi, non farò come la Rai“, può essere ascoltato nel cortometraggio. Una stoccata vocale alla televisione pubblica non solo per la tempesta sollevata dalle parole pronunciate a Sanremo 2024, ma probabilmente anche per le recenti polemiche sul caso Antonio Scurati. Il che non rappresenterebbe nulla di nuovo nella solita sceneggiatura rossa, visto che la sinistra continua ancora a gridare alla censura nei confronti dello scrittore. Il ritornello è sempre lo stesso: TeleMeloni, occupazione del servizio pubblico, dominio televisivo, poco spazio riservato ai partiti di opposizione.

Le parole di Ghali avranno l’indiscusso effetto di suscitare gioia negli animi di chi sostiene che – dopo la vittoria della coalizione formata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia – la Rai sarebbe occupata dal centrodestra e che le censure rientrerebbe in chissà quale piano per mettere a tacere giornalisti e commentatori che non si ritrovano nella stessa linea dell’attuale governo guidato da Giorgia Meloni. Mentre c’è chi, preoccupato per una deriva autoritaria, continua a lanciare allarmi sull’imminente ritorno del fascismo nel nostro Paese.

Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo, Ghali è diventato uno dei tanti paladini simbolo di una sinistra che, senza perdere tempo, lo ha glorificato e individuato come una figura nota da cui ripartire. Come se bastasse solo questo a risollevare le sorti di una coalizione politica bocciata dagli italiani alle elezioni del 25 settembre 2022. Anche perché quella”fermare il genocidio“ha finito per spaccare ancora di più il fronte rosso: da un lato chi lo definiva”vero italiano” e lo santificò in poco tempo; d’altro canto, chi avrebbe apprezzato parole chiare di condanna contro il massacro di Hamas e dichiarazioni di solidarietà al popolo israeliano per l’attentato subito il 7 ottobre. Troppo complicato.

Sicuramente più facile scagliarsi contro la Rai.

 
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