La riforma costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati arriva prima delle elezioni europee – .

La riforma costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati arriva prima delle elezioni europee – .
La riforma costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati arriva prima delle elezioni europee – .

La nuova riforma costituzionale del Dipartimento di Giustizia sta per essere finalizzata. Il provvedimento dovrà essere presentato prima delle elezioni europee di inizio giugno, ma alcuni punti fermi sono già emersi nel vertice allargato che si è svolto oggi, 3 maggio, a Palazzo Chigi. E prevedono la separazione delle carriere dei magistrati, due Csm e la possibile creazione di un’Alta Corte che giudicherà ‘richiedenti’ e ‘giudici’. Hanno preso parte al tavolo di oggi, scrive l’ MessaggeroIl premier Meloni, il guardasigilli Nordio e il suo vice Sisto, il sottosegretario Mantovano, i sottosegretari di via Arenula, i presidenti delle Commissioni di Camera e Senato e i responsabili Giustizia dei partiti di maggioranza.

Le ipotesi

Anche se sembra essere stato raggiunto un accordo di principio sulle questioni citate, alcuni dettagli restano tuttavia in fase di definizione. Ad esempio la modalità di elezione dei componenti: bisognerà stabilire se si tratterà di un sorteggio ‘secco’ o ‘mediato’. La seconda ipotesi prevede che, per la componente professionale, i magistrati ammessi al Csm siano sottoposti a una successiva selezione previa estrazione a sorte. Inoltre, è esclusa l’ipotesi secondo cui la metà dei membri dell’organismo saranno nominati dal governo. Stiamo però valutando se aumentare i membri laici dei Consigli, almeno un quarto dei quali nominati dal Parlamento. Così come resta aperto il dibattito sulla presidenza dei due Csm. La cosa più probabile è che resti appannaggio del Capo dello Stato, ma al momento non è detto che i due distinti Consigli non possano essere presieduti, rispettivamente, dal primo presidente della Corte di Cassazione e dal procuratore generale della Corte di Cassazione. la Corte.

L’Alta Corte

Inoltre, la prospettiva di un’Alta Corte che giudichi i magistrati sembra sempre più concreta. Un’idea che, scrive Il Messaggero, sarebbe presa da una bozza elaborata in occasione della riforma bicamerale di Massimo D’Alema dal deputato Marco Boato. Nel documento si parla di una «Corte di giustizia della magistratura», che dovrebbe occuparsi di «provvedimenti disciplinari nei confronti dei giudici ordinari e amministrativi e dei magistrati del pubblico ministero». «La Corte – prosegue la bozza – è anche l’unico organo di tutela giurisdizionale contro i provvedimenti amministrativi adottati dai Consigli superiori della magistratura ordinaria e amministrativa». È stata anche ipotizzata la sua composizione: nove membri, eletti tra i suoi membri dai consigli superiori della magistratura ordinaria e amministrativa.

Le reazioni

Nei prossimi giorni si potrebbe pensare anche ad una modifica dell’articolo 112 della Costituzione. Al momento, infatti, l’azione penale è obbligatoria: modificando la legge potrebbe diventare discrezionale. L’Associazione nazionale magistrati ha già chiesto “un confronto con Nordio per un contributo tecnico al provvedimento, almeno prima che diventi legge”. L’Anm intende esprimere i suoi dubbi anche riguardo al “totale stravolgimento dell’assetto costituzionale” perché “viste nel loro insieme, le riforme sono preoccupanti”. Nel frattempo, l’Associazione europea dei giudici ha già espresso la propria contrarietà alle misure, ritenendo che costituiscano “un grave attacco all’indipendenza della magistratura”, poiché mineranno “l’attuale equilibrio di poteri esistente in Italia”, in contrasto «con gli standard europei».

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