Alla fine è stata presa una posizione. Civile, senza alcun coro offensivo e con un sostegno incondizionato alla squadra dalla prima al novantesimo. La Curva Sud, però, ha lanciato un messaggio al presidente Iervolino e alla società in modo inequivocabile, dopo settimane di apparente indifferenza e con tanti tifosi che invocavano una linea decisamente meno morbida. E non potrebbe essere altrimenti, visti gli errori clamorosi commessi.
Una sorta di riassunto delle promesse non mantenute. Dalla zona sinistra della classifica ai grandi investimenti per il mercato, passando per Salerno, città dello sport e della voglia di investire nelle infrastrutture. Niente di tutto questo, da qui l’enorme e ironico ringraziamento per una retrocessione che ha dei “colpevoli” facilmente identificabili e che mette in ombra le due imprese degli anni precedenti. Nessuno si sarebbe aspettato un dietrofront simile da parte di un club che, dopo aver concluso l’affare per 10 milioni, aveva prospettato progetti di caratura internazionale per poi contare tanto sull’autofinanziamento. Inspiegabile.
I – pochi – spettatori presenti negli altri settori hanno applaudito e approvato. Poi fischi e cori rivolti ai giocatori, l’invito alla squadra ad andare “via da Salerno” e i soliti cori pieni di senso di appartenenza e orgoglio. Mentre l’Atalanta segna e ribalta il risultato, la Sud balla e canta perché “non ci interessa proprio, perché ci sono solo i Granata”. Vedremo ora come risponderanno i proprietari a questa presa di posizione ufficiale, fatta con stile, un pizzico di ironia e senza trascendere in offese ed esagerazioni.
