“Mai nella storia del Brasile ha piovuto così tanto in un unico posto. Si tratta della più grande alluvione mai avvenuta nel nostro Paese”. Con queste parole il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva ha descritto la catastrofe che si è abbattuta sullo stato di Rio Grande Do Sul. Piove quasi ininterrottamente da giorni e i fiumi sono straripati, allagando città e campagne. La situazione è ulteriormente peggiorata quando la diga della centrale idroelettrica tra le città di Bento Goncalves e Cotipora è crollata parzialmente, contribuendo alla sommersione di numerose città e paesi. La capitale dello stato, Anche Porto Alegre è sott’acqua e molte persone sono state costrette a rifugiarsi sui tetti in attesa dell’arrivo degli elicotteri di soccorso. Migliaia di persone sono state evacuate con imbarcazioni militari, veicoli anfibi e persino canoe.
I danni sono ingenti e il bilancio, puramente provvisorio, viene costantemente aggiornato dalle autorità. Al momento stiamo parlando mezzo milione di case senza elettricità e 839mila senza acqua. Lo ha fatto sapere il governo i comuni colpiti dalle alluvioni sono 345 è questo sono 102 i tratti di 58 autostrade chiusi totalmente o parzialmente. Le strade più piccole chiuse o danneggiate sono centinaia, forse migliaia. Il settore produttivo ed economico della regione, il quarto più importante dell’intera nazione, è completamente distrutto. Pesante e costantemente aggiornato anche il conteggio delle vittime. Lo ha dichiarato la Protezione civile del Rio Grande nel suo ultimo bollettino 83 morti, 121mila sfollati, 19mila persone nei rifugi e centri di raccolta.
Oltre agli aiuti statali, sono stati mobilitati anche gli aiuti federali, guidati dal presidente Lula 900 soldati che ha contribuito a salvare circa 9000 persone utilizzando 29 elicotteri, 4 aerei, 866 automobili e 182 imbarcazioni. Le autorità locali e i volontari lavorano instancabilmente con jeep, barche e moto d’acqua per cercare di aiutare le persone isolate che spesso aspettano i soccorsi sui tetti degli edifici e nelle zone non allagate.
Numerose le manifestazioni di solidarietà sono arrivate dall’estero, in particolare dall’Italia con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha dichiarato “la sua sincera vicinanza alle popolazioni colpite” e con il ministro della Difesa Guido Crosetto che ha indicato la disponibilità del governo a inviare aiuti. Il 40% degli abitanti del Rio Grande Do sul sono infatti di origine italiana e nello stato si parla anche una sorta di dialetto veneto.
