È il sito ideale per la nuova caserma, secondo i vigili del fuoco e il Demanio, quello individuato dalla proposta della “Cittadella della sicurezza” avanzata dai due assessori Mimmo Di Benedetto e Claudio Febbo. Proposta arrivata ieri al congresso dei capigruppo, dopo essere stata congelata nell’ultima assemblea civica a causa delle proteste che non si sono fermate nemmeno ieri, con una parte dell’opposizione che ha preoccupato il prefetto sull’irregolarità della convocazione e dell’ordine del giorno del capo del gruppo. Ma potrebbe essere altro a rompere le uova nel paniere: ieri, infatti, la società Sirius, proprietaria di oltre 17mila metri quadrati del sito individuato all’incrocio tra via Costanza e via XXV Aprile, ha diffidato il Comune a cedere una risposta al Progetto Integrato presentato oltre vent’anni fa proprio in quel sito. Un edificio adibito a ricettività turistica, che galleggia sui tavoli di Palazzo San Francesco da oltre vent’anni, congelato, a dire il vero, anche dalla normativa venutasi a creare nel tempo che prevede per questi progetti una polizza di garanzia bancaria che copre non solo l’entità delle opere private, ma anche i benefici che dovrebbero essere garantiti al Comune in termini di servizi. In questo caso si parla di una cifra intorno ai 10 milioni di euro che Sirius dovrebbe coprire prima di iniziare eventualmente i lavori. La tempistica della diffida lascia però il dubbio che si tratti di una manovra per alzare i termini della trattativa, con la quale il Comune dovrà impossessarsi del terreno, a meno che non decida, come ipotizzato anche nel parere tecnico diffuso a un paio di mesi fa dagli uffici, per un esproprio per interesse pubblico.
Ieri, però, i diretti interessati hanno fatto capire di apprezzare la strategia del Comune e di ritenerla l’unica percorribile, in quanto le quattro proposte presentate a seguito della manifestazione di interesse fatta con il bando dello scorso anno non avrebbero i requisiti tecnico-burocratici soddisfacente. Del sito retrostante al Palasport, il Demanio e i vigili del fuoco apprezzano particolarmente la posizione, centrale rispetto alla zona e allo stesso tempo con accesso diretto alla strada statale 17, il fatto che sia già servito dall’urbanizzazione primaria, l’ampia disponibilità di spazi e la destinazione urbana già classificata come servizi. È qui, infatti, che inizialmente sarebbe dovuto nascere il centro scolastico (ora spostato in via Togliatti, al posto di Lombardo-Radice).
Il progetto “Cittadella della Sicurezza”, che per ora è solo una proposta di delibera, prevede la costruzione non solo della nuova caserma dei vigili del fuoco, ma anche di quella della polizia municipale e di un eliporto (che realizzerebbe anche il ministero). , in stretto collegamento con il polo della protezione civile (l’area è già indicata come area di deposito) e con la caserma di carabinieri, polizia e guardia di finanza.
Il ministero sarebbe pronto a investire almeno 6 milioni di euro per realizzare un’importante caserma a servizio dell’intero territorio, con uno spazio per il ricovero dei veicoli (oggi inesistente nel palazzo della Provincia di via Arabona) e un eliporto.
La procedura è ancora lunga: dopo e quando il Comune lo avrà deciso, infatti, sarà necessario avviare le trattative per l’acquisto dei terreni (o il loro esproprio per motivi di pubblica utilità) che verrebbero poi ceduti in comodato d’uso a al Ministero la realizzazione dell’opera che, essendo di interesse pubblico, può, con Accordo di Programma, derogare anche alla modifica del Piano regolatore generale.
Basta stare attenti ai tempi: del resto sono circa vent’anni che i vigili del fuoco cercano casa.
