Questa sera, alle 18.30, nella sala convegni dell’ex Palazzo De Maria, in Corte Taddeo, si svolgerà il secondo incontro del corso dal titolo “La breve storia urbana di Galatina: memorie, notizie e tracce”, organizzato dall’Associazione architetto di fama internazionale e nostro concittadino Rosario Scrimieri.
Anche il ventennio oggi in questione, gli anni ’70 e ’80, sarà preceduto da cenni sulla vita politica ed economico-sociale, da una valutazione della legislazione vigente nel periodo in esame e da un’analisi dell’urbanistica e dell’edilizia.
In particolare, come nel precedente convegno, il nostro illustre ospite ci offrirà inizialmente alcune testimonianze delle sue creazioni e di alcuni altri artisti che hanno collaborato in diversi momenti della sua produzione.
Avremo così l’opportunità di visionare un breve prezioso filmato del 1981 relativo alla realizzazione, trasporto e montaggio dell’opera di Giacomo Manzù e Armando Marrocco per il nuovo Presbiterio della Basilica di Santa Rita a Cascia, luogo dove ha lasciato tracce in particolare si segnala il nostro architetto che ha coinvolto anche maestranze artigiane della nostra città.
Qual è il significato della video presentazione?
“Ci permette di rappresentare un esempio di come un’opera possa modificare i flussi turistici e la conseguente crescita di opere di ospitalità destinate a modificare l’assetto di una città”.
Saranno oggetto di attenzione diversi interventi legislativi di quel ventennio, come la Legge 865 del 1971, la Legge Bucalossi (1974), la Legge Galasso (1980) e la Legge Regionale n.56/1980 sulla “Tutela e utilizzazione del territorio”: tutte misure normative che avranno un impatto sullo sviluppo urbano della nostra città.
I convegni su questo tema si inseriscono a pieno titolo in alcune delle linee programmatiche più significative della nostra associazione, ovvero un interesse ad ampio spettro per il nostro territorio e un’attività di educazione alla cittadinanza attiva, volta a rendere tutti noi cittadini partecipi della avvenimenti della nostra vita quotidiana, anche attraverso una necessaria consapevolezza storica.
E siamo grati all’architetto Rosario Scrimieri per il contributo che ci sta offrendo dall’alto della sua preziosa e profonda professionalità.
Mario Graziauso
