Ponte crollato Baltimora, 21 marinai della nave che crollò il Francis Scott Key Bridge ancora a bordo dal giorno dell’incidente – .

Ponte crollato Baltimora, 21 marinai della nave che crollò il Francis Scott Key Bridge ancora a bordo dal giorno dell’incidente – .
Ponte crollato Baltimora, 21 marinai della nave che crollò il Francis Scott Key Bridge ancora a bordo dal giorno dell’incidente – .

Ricordi il terribile incidente di Baltimora? Sono passate sette settimane, più di un mese da quando la nave cargo si è schiantata contro il Francis Scott Key Bridge, ponte poi crollato. A partire da quel 26 marzo si è messa in moto la macchina investigativa e dalle indagini del National Transportation Safety Board emerge che la nave ha avuto due blackout quando era ancorata in porto prima dell’incidente. L’energia è quindi mancata anche nei momenti precedenti lo schianto. Ma c’è un dettaglio ancora più rilevante: 21 membri dell’equipaggio sono ancora bloccati a bordo della nave che si è schiantata sul ponte di Baltimora. Sono naufragati al contrario.

Il ponte di Baltimora è crollato, 21 marinai erano ancora a bordo della nave dal giorno dell’incidente

Gli uomini devono rimanere a bordo a causa delle restrizioni sui visti, della mancanza di lasciapassare a terra e di due indagini in corso. I marinai rimangono sulla nave mercantile responsabile del disastro. Lunedì la Dali, come viene chiamata la nave, è stata finalmente staccata da un gigantesco pezzo di ponte che è caduto sulla prua della nave. Tuttavia, la BBC riferisce che 21 marinai indiani e srilankesi sono intrappolati a bordo per diversi motivi.

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Secondo quanto riferito, i membri dell’equipaggio sono tenuti a rimanere a bordo a causa delle restrizioni sui visti, della mancanza di pass a terra e di due indagini in corso da parte dell’FBI e del National Transportation Safety Board (NTSB). Inoltre, le autorità affermano che l’equipaggio si sta tenendo occupato continuando a gestire la grande nave mercantile. Negli ultimi due mesi, questi 21 marinai hanno assistito al crollo di un ponte (sopra di loro), al recupero di corpi dal fiume Patapsco e ad un’esplosione controllata proprio davanti alla parte anteriore della loro nave. Sette settimane molto dure che non sono ancora finite.

Lunedì, le autorità hanno liberato la Dali da un’enorme gabbia metallica e dal pavimento che circondavano la nave da sette settimane a causa di piccole esplosioni. La procedura si chiama “taglio di precisione” e prevede l’utilizzo di piccole cariche esplosive per dividere la porzione crollata del ponte in sezioni più gestibili. La BBC riferisce che l’equipaggio di Dali è dovuto rimanere sottocoperta nello scafo della nave con una squadra dei vigili del fuoco in attesa.

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«Fanno parte della nave. Sono necessari per mantenere la nave dotata di personale e operativa”, ha detto alla BBC l’ammiraglio della guardia costiera americana Shannon Gilreath. “Loro stessi sono i migliori soccorritori a bordo della nave.”

Ai marinai furono confiscati i cellulari dall’FBI. Il capo di un’organizzazione no-profit che tutela i diritti dei marittimi racconta alla BBC che i membri dell’equipaggio durante questo lungo periodo non sono stati in grado di pagare le bollette o inviare fondi alle loro famiglie. Stanno vivendo uno stress emotivo forte, comprensibile.

Secondo quanto riferito, le autorità hanno spedito a bordo grandi quantità di cibo e rifornimenti per i 21 membri dell’equipaggio. Originariamente c’erano 23 membri sul Dali, ma sembra che due siano riusciti a scendere. Anche il resto dell’equipaggio ha ricevuto pacchi di assistenza da parte di gruppi privati, tra cui lotti di snack indiani, trapunte fatte a mano e puzzle per passare il tempo che si è allungato a dismisura e sembra ancora lungo, interminabile. Alcuni membri dell’equipaggio temono inoltre di essere ritenuti personalmente responsabili del disastro.

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Darrel Wilson, portavoce di Synergy Marine, la società di gestione di Dali con sede a Singapore, ha detto alla BBC di non essere in grado di fornire una cronologia dello sbarco dell’equipaggio dalla nave in questo momento. Una volta che la nave sarà completamente rimessa a galla, i rimorchiatori rimorcheranno la Dali fino al porto di Baltimora. Lì, la nave dovrebbe rimanere attraccata per diverse settimane per le riparazioni. E i marinai? Rimarranno (ancora) a bordo.

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Il Messaggero

 
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