il più grande mai implementato nella provincia – .

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TRENTO. Allarme incendio sul Monte Cermis: fumo denso si alza dal bosco. E poi il suono della sirena della caserma dei vigili del fuoco volontari di Cavalese che segue di pochi minuti la chiamata al pronto soccorso unico.

Sembra tutto vero, ma è solo un esercizio (articolo qui): il più grande mai schierato in Provincia e che, fino al primo pomeriggio di domani, domenica 19 maggio, coinvolgerà oltre seicento operatori in Val di Fiemme, nel bosco del Cermisdove si svolgerà un vero e proprio “stress test” per rafforzare la sinergia tra i diversi soggetti che compongono il sistema di protezione civile trentino.

L’inizio della manovra è stato preceduto da a momento di confronto tra gli operatori – alla presenza, tra gli altri, del direttore generale del dipartimento protezione civile, foreste e fauna Stefano Faidell’ispettore distrettuale della Val di Fiemme Stefano Sandriil responsabile di semplici unità di missione di supporto riguardanti le foreste e la difesa del suolo Ilaria Viola E Francesco Giordano del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile -, e sono coinvolte sia le strutture provinciali che quelle del volontariato.

Il focus è il gestione degli incendi boschiviinoltre ricerca di persone scomparse in zone frequentate da grandi carnivorialevacuazione della funivia e strutture ricettive vicino al bosco, fino aassistenza sanitaria e psicologicaalrealizzazione di un campo di accoglienza e a preparazione dei pasti.

“In questi due giorni metteremo sotto stress il nostro sistema: oltre a dimostrare competenze tecniche, sarà importante saperlo fare valorizzare la collaborazione tra le diverse realtà – ha dichiarato Stefano Fait – e sarà importante evidenziare eventuali criticitàsu cui possiamo lavorare per migliorare qualora si presentassero emergenze in futuro”.

Una novità assoluta per il trentino è quindi rappresentato da “Excon”, controllo dell’esercizio, che assumerà il ruolo di “cabina di regia” con l’inserimento di diversi imprevisticome l’interruzione di una strada di accesso alle aree di intervento.

Per garantire il normale svolgimento delle attività e la sicurezza delle persone, si comunica, È vietato il decollo dei parapendii dal Paion del Cermis e da Vetriolo Terme sulla Panarottapoiché i lanci da queste zone potrebbero infatti interferire con le attività elicotteristiche e aeree canadesi.

 
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