Borse deboli, Stellantis in ribasso a Milano. Inflazione UE stabile, PIL sopra le aspettative – .

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Borse deboli, Stellantis in ribasso a Milano. Inflazione UE stabile, PIL sopra le aspettative – .

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(Il Sole 24 Ore Radiocor) Le borse europee hanno mostrato poco movimento in una giornata ricca di dati macro e in attesa delle decisioni che la Federal Reserve annuncerà domani sulla politica monetaria, al termine della due giorni di riunione della Fomc, il suo braccio in funzione. Ma i mercati europei rimarranno chiusi domani per il Labor Day e quindi gli investitori preferiscono adottare un atteggiamento cauto. Tanto più che oggi sono in calendario numerosi dati macro cruciali, inclusa l’inflazione europea. Inoltre, la stagione delle relazioni trimestrali prosegue a pieno ritmo. Il Ftse Mib, dopo un avvio stabile, è sotto la parità. Francoforte perde mezzo punto percentuale e Madrid crolla intorno all’1%, accusando la peggiore performance a causa del quadro politico più instabile, in seguito alla decisione del primo ministro, Pedro Sanchez, di rimanere alla guida del Paese. Londra è in controtendenza. In Italia lo spread sale intorno ai 133 punti, con il rendimento dei Btp decennali al 3,86% dal 3,81% di chiusura di ieri.

Focus sui dati macro, inflazione Ue ad aprile al 2,4%, +0,3% Pil nel primo trimestre

L’attenzione degli investitori è focalizzata soprattutto sui dati sull’inflazione dell’Eurozona, cruciali per le decisioni della Banca Centrale Europea, che secondo gli esperti dovrebbe procedere con un taglio dei tassi già a giugno. Nel dettaglio è emerso che ad aprile il tasso annuo di inflazione nell’area euro è, secondo la stima flash dell’Eurostat, al 2,4%, stabile rispetto a marzo e in linea con le aspettative. Escludendo l’energia, il tasso di inflazione è pari al 2,7%; escludendo anche gli alimentari non trasformati al 2,8%; esclusi alimentari, alcolici e tabacchi al 2,8%. In Italia l’inflazione è scesa all’1%, Germania al 2,4% (dopo il 2,3% di marzo), Francia al 2,4%, Spagna al 3,4%. Eurostat ha inoltre indicato che, sempre sulla base della stima flash, nNel primo trimestre la crescita del PIL nell’area euro è aumentata dello 0,3% rispetto al precedente. Negli ultimi due trimestri del 2023 la crescita è stata leggermente negativa, -0,1% (l’economia era quindi in recessione tecnica) dopo il +0,2% del secondo trimestre.

Più specificatamente in Il PIL francese è cresciuto dello 0,2% nel primo trimestre del 2024 rispetto al trimestre precedente, quando la variazione era stata dello 0,1%. Su base annua il Pil è cresciuto dell’1,1%. In Spagna nel primo trimestre la crescita ha raggiunto lo 0,7%, in linea con i tre mesi precedenti (rivisto). Su base annua la variazione è stata del 2,4%. In Germania il Pil è cresciuto dello 0,2% nei primi tre mesi dell’anno. rispetto al trimestre precedente, al netto delle variazioni di prezzo, stagionalità e calendario. A livello tendenziale il calo è tuttavia dello 0,2%. L’Ufficio federale di statistica riferisce che la crescita modesta è dovuta all’aumento degli investimenti fissi lordi nell’edilizia e nelle esportazioni. Si è invece registrata una contrazione della spesa per consumi finali delle famiglie. In Italia il Pil è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% in termini tendenziali, secondo le rilevazioni Istat. Si tratta della terza variazione positiva, dopo il calo registrato nel secondo trimestre del 2023. L’Istat sottolinea che la stima preliminare per questo trimestre riflette un aumento del settore primario, di quello industriale e di quello dei servizi. Dal lato della domanda, la componente nazionale, misurata al lordo delle scorte, è in diminuzione, mentre si stima un aumento della componente estera netta. “Con questo risultato, di cui si sottolinea la provvisorietà, la variazione acquisita per il 2024 si attesta allo 0,5 per cento”, conclude l’Istituto di statistica.

Oggi inizia anche la riunione del comitato di politica monetaria della Federal Reserve, che si concluderà domani con la conferenza stampa del presidente Jerome Powell, dalla quale si attende di capire se l’ipotesi di un taglio del costo del denaro nella seconda parte dell’anno sia ancora possibile, dopo i recenti dati macro, con il inflazione ancora su livelli elevati. Intanto prosegue la stagione trimestrale con alcuni big in competizione sulle due sponde dell’Oceano: oggi in calendario, tra gli altri, Amazon, McDonald’s e Coca-Cola.

In Piazza Affari occhi puntati su Stellantis

A Milano il titolo Stellantis è sotto osservazione dopo l’annuncio della trimestrale, con ricavi inferiori alle attese e pari a 41,7 miliardi di euro, in calo del 12%. I titoli perdono quota, nonostante la CFO del gruppo, Natalie Knight, abbia confermato le stime per il 2024. “Confermiamo la nostra guidance per l’anno, è una cosa molto importante”, ha detto, ricordando che la guidance prevede l’impegno minimo per raggiungere un margine di utile operativo rettificato (Aoi) a doppia cifra nel 2024, nonché flusso di cassa industriale netto positivo nonostante le incertezze macroeconomiche. “Ci aspettiamo che i nuovi prodotti contribuiscano ad accelerare lo slancio nel corso dell’anno, soprattutto nella seconda metà dell’anno”, ha spiegato. Sul fronte auto, i vertici della Volkswagen hanno diffuso anche i conti del periodo gennaio-marzo: l’utile netto è sceso del 21,6% su base annua, a 3,71 miliardi di euro, su un fatturato di 75,46 miliardi, in calo dell’1%. Nonostante i numeri siano migliori del previsto, le azioni del gruppo automobilistico perdono terreno. Telecom Italia è debole, con Vivendi che si prepara a uscire dal suo capitale entro il 2025. Le banche si riprendono dopo il crollo del giorno precedente. Il risparmio gestito è ben impostato, con Finecobank in testa. Sono salite anche Eni ed Hera, quest’ultima il giorno dell’assemblea

 
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