Mercati azionari europei contrastati dopo la Fed. Il rischio BBVA-Sabadell premia le banche – .

Mercati azionari europei contrastati dopo la Fed. Il rischio BBVA-Sabadell premia le banche – .
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Banche premiate dall’azione del BBVA su Sabadell

Tornando ai titoli, il settore bancario (+1,12% il sottoindice europeo Stoxx) approfitta delle notizie che arrivano dalla Spagna, dove BBVA ha presentato un’offerta da 12 miliardi (paper for paper) per il Banco Sabadell: l’operazione creerebbe il secondo gruppo bancario europeo per capitalizzazione e vedrebbe lo scambio di una nuova azione Bbva ogni 4,83 azioni Sabadell, con un premio di circa il 30% rispetto alla chiusura del 29 aprile. Secondo BBVA, grazie alla “complementarità” dei due istituti nascerebbe una banca “più solida ed efficiente”, che darebbe vita ad “uno degli istituti finanziari più importanti e solidi d’Europa, con un totale attivo di oltre un anno”. migliaia di miliardi e più di 100 milioni di clienti in tutto il mondo.” «Questa scala più ampia» consentirebbe alle due banche di «affrontare meglio le sfide strutturali del settore». Il consiglio di amministrazione di Sabadell, dal canto suo, si è limitato a dire che “analizzerà adeguatamente tutti gli aspetti della proposta di BBVA”. L’operazione, notano gli analisti di Intermonte, «potrebbe rinnovare le voci per un ulteriore passo di consolidamento italiano con Unicredit disposto ad ampliare la propria esposizione nazionale attraverso la crescita esterna con Banco Bpm/Mps considerato dalla stampa come possibile preda».

Spread a 132 punti, rendimento BTp al 3,87%

Sulle obbligazioni lo spread tra BTp e Bund è in leggera diminuzione. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il Bund tedesco di pari durata si attesta a 132 punti base, rispetto ai 133 punti di chiusura del 30 aprile. In calo anche il rendimento del BTp decennale benchmark, che segna la prima posizione al 3,87%, dal 3,90% del riferimento precedente.

L’euro si rafforza sopra 1,07 dollari, il petrolio recupera

Sul mercato valutario, l’euro si rafforza nei confronti del dollaro a 1,0717 (da 1,0690 di chiusura del 30 aprile) dopo le parole di Powell. Anche la moneta unica vale 166,60 yen (da 167,58), mentre il rapporto dollaro/yen è a 155,47 (da 156,86). Il petrolio è in ripresa dopo il calo della vigilia dovuto all’aumento a sorpresa delle scorte americane: il Brent di luglio viene scambiato a 83,94 dollari al barile (+0,6%) e il WTI di giugno a 79,44 dollari (+0,56%). Il gas naturale viene scambiato a 28,6 euro per megawattora sulla piattaforma TTF di Amsterdam (-0,5%).

Tokyo sotto la parità, lo yen resta sotto osservazione speciale

Nel frattempo, la Borsa di Tokyo ha chiuso leggermente, frenata dai titoli automobilistici ed elettronici. L’indice Nikkei è scivolato dello 0,1% a 38.236,07 punti, mentre l’indice più ampio Topix ha chiuso invariato a 2.728,53 putti. Le negoziazioni sulla borsa giapponese si sono svolte in un contesto di cautela da parte degli investitori dopo il forte rimbalzo dello yen che ha alimentato nuove speculazioni su un intervento delle autorità giapponesi e prima di un lungo fine settimana. La valuta giapponese ha registrato un improvviso rimbalzo nella notte tra mercoledì e giovedì e per la seconda volta questa settimana, raggiungendo i 153,04 yen per dollaro prima di crollare nuovamente, cosa che gli analisti hanno attribuito ad un possibile nuovo intervento del governo giapponese sul mercato dei cambi. Questo rimbalzo è stato ancora più forte di quello di lunedì, che era già stato visto come il risultato di un’iniziativa del Giappone per fermare la svalutazione della sua valuta, indebolita dalla politica monetaria accomodante della Banca del Giappone (BoJ). Tra le azioni, Mazda Motor ha perso il 3,2% e Tdk il 3%. Sumitomo, invece, ha registrato un forte rialzo (+4,4%), dopo le indicazioni di una crescita del 37% degli utili e l’annuncio di un nuovo programma di biyback.

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