Prova Opel Corsa, scheda tecnica, opinioni e dimensioni Hybrid 101 CV GS – .

Poco grintoso

Aggiornato lo scorso anno nel look e nell’infotainment, il Opel Corsa ora c’è anche una versione ibrido lieve benzina, con 101 O 136 CV (noi abbiamo guidato la prima) e con un cambio robotizzato doppia frizione a sei marce, rapido e fluido. IL stilepur rimanendo fedele a quella dell’utilitaria nata nel 2019, è più grintoso: grazie al frontale, in parte ridisegnato, in cui spiccano la nuova calandra nero lucido e i fari full LED bruniti. Le modifiche sono più minori nella zona posteriore, che presenta un disegno leggermente diverso per i fanali posteriori e la scritta “Corsa” in maiuscolo che occupa quasi tutta la larghezza del portellone.

Porte piccole, divano comodo

La linea “sportiva” di Opel Corsa comporta qualche piccola rinuncia in termini di abitabilità posteriore. Il divano è arretrato di 14 cm rispetto al bordo delle ante, che sono piccole e hanno un angolo di apertura piuttosto ridotto, e questo rende l’accesso un po’ scomodo per le persone più alte. Una volta a bordo, però, apprezzi ilmorbida imbottitura di posti (anche al centro), e spazio per le gambe e per la testa non sono male. Peccato, però, per l’assenza di maniglie nel soffitto e di bocchette del “clima” (manuale nella GS da noi provata; l’automatico, solo monozona, costa 300 euro): accessori non scontati, ma comunque presenti in alcuni rivali. Normalmente, per un “quattro metri”, la capacità di tronco: i 309 litri per divano in uso diventano 1.081 abbattendo lo schienale.

Infotainment migliorato, equipaggiamenti così così…

Le modifiche nell’abitacolo della Opel Corsa, ad eccezione del nuovo e ben realizzato rivestimento in tessuto dei sedili, sono tutti concentrati nella zona anteriore. IL pannello di controllo il digitale è ricco e configurabile in otto modi diversi, ma piccolo e poco accattivante dal punto di vista grafico. Nuova anche la parte centrale del volante, più spigolosa, e soprattutto la sistema multimediale, basato su una nuova piattaforma che rende il display da 10″ più reattivo al tocco. Di serie è disponibile la connessione wireless ad Android Auto e Apple CarPlay comandi vocali (si attivano con un pulsante, oppure pronunciando la frase “Ehi Opel”), e c’è la possibilità di aggiornare alcune funzioni via etere, senza recarsi in officina. In retromarcia si può apprezzare la risoluzione migliorata della fotocamera posteriore, che offre immagini più nitide rispetto a prima. Pratico i controlli fisici, compresi quelli per il “clima”, oltre ai tanti vani portaoggetti: oltre alle grandi tasche nelle portiere, ci sono due portabevande nel tunnel tra i sedili anteriori, un ampio vano nella parte inferiore della consolle ed un ulteriore vano sotto il comodo bracciolo tra i sedili. Per la piastra di ricarica wireless del cellulare, invece, bisogna necessariamente acquistare la pacchetto Infotainment Plus: costa caro, 1.700 euro, e tra i vari extra comprende il navigatore, l’apertura e la chiusura delle porte senza chiave, i vetri posteriori oscurati e due prese USB tipo C per i passeggeri posteriori.

Un ibrido “mild” quasi “pieno”.

Opel Corsa Utilizza un sistema ibrido a 48 volt piuttosto raffinato. Già utilizzato dal gruppo Stellantis su altri veicoli “piccoli”, come la Jeep Avenger e la Peugeot 208, integra nella trasmissione un motore da 29 CV di corrente; se la “batteria” da 0,9 kWh (alloggiata sotto il sedile del conducente) è ben carica, permette di procedere per un po’ (ed essendo molto “leggeri” sull’acceleratore) con zero emissioni di scarico, riducendo così la richiesta di benzina del 1.2 tre cilindri. Quest’ultimo, è bene sottolinearlo, è stato profondamente rivisto rispetto al 1.2 solo benzina: ha la distribuzione a catena (nelle versioni non ibride la trasmissione è a cinghia dentata) e si basa sul ciclo Miller anziché sul tradizionale ciclo Otto. Cosa significa? La fase di compressione più breve rispetto a quella di espansione (ottenuta variando i tempi di apertura della valvola) consente un maggiore recupero di energia nei gas di scarico, che muovono la turbogirante a geometria variabile. Il risultato è uno guida brillante (con i 101 CV che, grazie anche alla spinta istantanea garantita dall’unità elettrica, si fanno sentire fin dai bassi regimi) e, a giudicare dai dati riportati dal computer di bordo, modesti: nella nostra breve prova su percorsi urbani ed extraurbani -su strade urbane, guidando a tratti in maniera vivace, leggiamo un valore di 16,7 km/l. L’azione del freno motore: la vettura rallenta fino quasi a fermarsi senza azionare il pedale.

Si guida con piacere

Per il resto, il Opel Corsa conferma le sue buone doti di guida: lo sterzo è tanto leggero in manovra quanto preciso tra le curve, dove la vettura, grazie ad una taratura delle sospensioni votato al conforto, più che sportività, evidenzia un certo rollio, ma offre un grip che infonde fiducia anche alle velocità più elevate, con l’ESP sempre puntuale nell’aiutare il pilota a mantenere la vettura in carreggiata in caso di improvvise perdite di aderenza. Per quanto riguarda i cerchi, quelli in lega da 16” di serie rinunciano sicuramente a un pizzico di grinta rispetto ai più attraenti da 17” (optional da 300 euro), ma, grazie ad una spalla non troppo bassa, garantiscono un assorbimento di disconnessioni decisamente migliore.

 
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