Corsa per salvare Credit Suisse, matrimonio con Ubs a un passo – Economia – .

Corsa per salvare Credit Suisse, matrimonio con Ubs a un passo – Economia – .
Corsa per salvare Credit Suisse, matrimonio con Ubs a un passo – Economia – .

Corri contro il tempo risparmia Credito Suisse. Le autorità svizzere, con la collaborazione di quelle britanniche e americane, lavorano senza sosta per trovare un accordo che metta in sicurezza il colosso elvetico e allenti la pressione sull’intero settore bancario. La strada individuata come ‘unica opzione’ per arginare la crisi di fiducia è quella di un acquisizione da parte di Ubs. Un accordo – è l’imperativo – va raggiunto prima dell’apertura dei mercati di lunedì, possibilmente anche prima.

Ci sono molti nodi da sciogliere. Messo da parte lo scetticismo iniziale di un matrimonio forzato, Ubs punta a ottenere concessioni dalla banca centrale svizzera e dalla Finma, l’autorità di regolamentazione del mercato, per completare l’accordo. Questi includono una qualche forma di indennità o aiuto per coprire eventuali spese legali e perdite future.

Uno degli ostacoli maggiori, secondo indiscrezioni, sarebbe la divisione investment banking di Credit Suisse, sulla quale Ubs avrebbe sollevato timori per le perdite accumulate e per gli scandali di cui è stata protagonista. Mentre si lavora alle bozze dell’accordo, con Ubs che potrebbe acquistare il 100% o solo una parte del Credit Suisse, Deutsche Bank monitora se ci siano aperture che le permettano di acquistare alcuni asset della banca guidata da Ulrich Koerner. Sebbene al momento non sia stata presentata alcuna proposta formale, è in corso un dibattito interno alla Deutsche Bank su quali attività del Credit Suisse potrebbero essere interessanti ea quale valutazione. Tuttavia, BlackRock ha negato un possibile interesse nei negoziati.

Anche le autorità americane stanno partecipando ai lavori per chiudere rapidamente un accordo considerato che Credit Suisse e UBS hanno importanti asset negli Stati Uniti e sono ritenuti importanti a livello di sistema. Per il Tesoro Usa un accordo tra i due colossi svizzeri potrebbe tradursi in una minore pressione sulle banche regionali americane, e soprattutto su First Republic. L’istituzione ha assistito a una tempesta di vendite nell’ultima settimana, chiudendo a Wall Street in calo del 72% nonostante un’iniezione di 30 miliardi di dollari da parte delle 11 maggiori banche americane. Colpita da una serie di downgrade da parte delle principali agenzie di rating, First Republic sta valutando le sue alternative, tra cui la raccolta di capitali attraverso la vendita di azioni in un collocamento privato.

Il Credit Suisse è “Cedro”. Ubs è “Ulmus”. Questi sono i nomi in codice utilizzati nelle trattative con le autorità svizzere per identificare le due banche. Lo riporta il Financial Times, sottolineando che in serata è prevista una riunione convocata dal ministero del Tesoro di Berna sul futuro del Credit Suisse. UBS sta cercando almeno $ 6 miliardi di garanzie dal governo svizzero per una possibile acquisizione di Credit Suisse.

-

PREV lo rovini io Nessuno ci pensa – .
NEXT «Su Egea la proprietà deve prendere decisioni chiare» – .