Dopo il Chievo, fallisce anche Paluani: milioni di euro di debiti

Dopo il Chievo, fallisce anche Paluani: milioni di euro di debiti
Dopo il Chievo, fallisce anche Paluani: milioni di euro di debiti

Dopo il Chievo, anche Paluani è stato dichiarato fallito. L’azienda dolciaria fondata 102 anni fa era di proprietà della famiglia Campedelli. come spiega Affaritaliani.it “nei giorni scorsi Maria Attanasio, giudice del tribunale di Verona, ha dichiarato il fallimento della Paluani spa, nominando liquidatori Matteo Creazzo e Andrea Rossi, convocando i creditori il 23 ottobre per l’esame dello stato del passivo. La fine arriva dopo che Paluani lo scorso anno ha ceduto i propri asset a Sperlari, che fa capo al gruppo dolciario tedesco Katjes International, per 7,6 milioni di euro all’asta indetta dallo stesso tribunale, che si è conclusa l’11 luglio”.

Il fallimento è stato la conseguenza di una situazione finanziaria disastrosa. Spiega ancora Affaritaliani.it: “Il tribunale è giunto alla drastica decisione di aver revocato l’ammissione alla procedura concordataria, contestando alla società una serie di criticità, tra cui le “bassissime percentuali di soddisfazione dei creditori a seguito del fatto che a fronte di un importo complessivo di quasi 82 ​​milioni di euro, la somma messa a disposizione è di soli 815.660 euro”. Di più: i contributi finanziari di soci e/o amministratori per circa 1,7 milioni “erano tutti privi di qualsiasi garanzia” così come non vi erano “strumenti giuridici previsti per assicurare una proficua vendita del compendio immobiliare di Dossobuono”.

“Nonostante le richieste dei commissari del concordato “i soci, gli amministratori e il sindaco non hanno prestato le necessarie garanzie a copertura degli impegni”, il tutto “con inevitabile dilatazione dei tempi e ulteriore pregiudizio delle pretese dei creditori” confermando così “la già evidenziata inattendibilità, nonché la contrarietà ai principi di correttezza e buona fede” del piano compositivo”.

Conclude Affaritaliani.it: “Nell’aprile 2022, data dell’ultima rappresentazione contabile comprensiva dell’istanza di approvazione del concordato, le banche risultavano esposte nei confronti di Paluani per complessivi circa 35,5 milioni. Si tratta di Unicredit, Banco BPM, MPS, Intesa Sanpaolo, Banca Valsabbina, BPER, Caribolzano, Carige, Banca di Verona Credito Cooperativo, Cerea Banca e Credito Valtellinese. La storica azienda dolciaria veronese nasce come pasticceria artigianale nel 1921. Nel 1968 passa nelle mani del commercialista Luigi Campedelli, padre dell’attuale socio di maggioranza Luca, che la rileva dal tribunale fallimentare insieme al socio Gino Cordioli”.

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