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l’accusa di un professore in gita scolastica – Video – .

l’accusa di un professore in gita scolastica – Video – .
l’accusa di un professore in gita scolastica – Video – .

Un lavoro scomparso nel 1980dopo il terremoto dell’Irpinia, avrebbe potuto esserlo trovato Per casodurante uno gita scolastica. Ad annunciare la singolare scoperta è stato un professore di un liceo amalfitano, docente di lettere e storico dell’arte salernitano, Mario De Luise. Lo scorso aprile il professore era in gita con la sua classe dal liceo Marini Gioia a Urbino, storica cittadina marchigiana che ospita nel Palazzo Ducale la Galleria Nazionale delle Marche. Proprio tra le sale di questo museo, il maestro si è soffermato su un dipinto che gli era familiare: il Deposizione Di Angelo Solimena.

“Ho riconosciuto l’autore – racconta De Luise in un video pubblicato sui suoi canali social ieri, 22 maggio, in cui descrive quanto accaduto durante la visita – Il problema è che sulla tessera del museo non era indicato l’autore che ho riconosciuto. Quella scheda citava correttamente il dipinto come deposizione e correttamente come ‘copia’ di Federico Barocci”, ma non l’autore originale. Il docente spiega poi che all’epoca, tra gli artisti del passato, “era prassi comune, soprattutto tra quelli minori, fare riferimento ad un repertorio iconografico ormai consolidato”, come, prosegue, Solimena, artista attivo in Campania nel secondo ‘600, “si riferisce ad un’iconografia elaborata dal Barocci per un dipinto rinvenuto nel duomo di Perugia”. «Mi ricordavo perfettamente – dice ancora il professore nel reel – che c’era una ‘Deposizione’ del Solimena realizzata per la chiesa San Matteo Di Nocera Inferiore che risultava scomparso a seguito di un furto. In quel momento però, davanti al dipinto, oltre allo stupore, prevaleva l’atteggiamento di prudenza”. Il professore torna così a casa e approfondisce le supposizioni: “Ho trovato una riproduzione fotografica del dipinto che ricordavo mancante a Nocera che corrisponde perfettamente a quello di Urbino – prosegue – Allora ho deciso di Invia una mail al direttore di galleria Nazionale delle Marche a Soprintendenza di Salerno e al Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Per il momento tutto sembra andare nella direzione della restituzione del dipinto alla chiesa di Nocera”.

A pochi giorni dal ritrovamento, sempre via social, il professore ha raccontato brevemente la vicenda, sottolineando di aver subito chiesto chiarimenti alla Soprintendenza “sugli sviluppi del furto” dell’opera, datata 1664 ed esposta a Urbino in prestito dalla Fondazione CR Pesaro. Cercando nella banca dati del comando dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale il fascicolo del 19986, quello relativo al dipinto in questione, attualmente l’opera, risulta “recuperato”. Al momento, però, non è chiaro se l’aggiornamento sia avvenuto dopo la segnalazione del professore oppure prima, e se sì, quando sia stato segnalato.

 
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