La Cattedrale costituisce un “modello” d’eccezione per i giovani artisti della scuola dell’acquerello – .

La Cattedrale costituisce un “modello” d’eccezione per i giovani artisti della scuola dell’acquerello – .
La Cattedrale costituisce un “modello” d’eccezione per i giovani artisti della scuola dell’acquerello – .

En plein air, come gli artisti dell’Impressionismo, come Monet, Degas e il nostro De Nittis, di cui non abbiamo alcun “ritratto” della Cattedrale di Trani: ma hanno compensato i bambini che in un caldo pomeriggio estivo, venerdì scorso, hanno partecipato a una scuola di acquerello guidata da Graziano Urbano, non nel ruolo di direttore del Polo Museale, ma come artista e docente”.Dalla bozza a matita all’opera finita“, ci racconta “maestro” Graziano, come lo chiamano i bambini, mostrando con orgoglio ciò che i suoi piccoli allievi hanno saputo creare. “La tecnica dell’acquerello non è affatto facile perché il foglio bagnato non dà il controllo completo dei colori, anzi: ma sono partito proprio da lì, per non dare un’idea sbagliata di cosa significhi scegliere di dipingere con questa tecnica”. E sì, perché l’idea delle iniziative dentro e fuori il museo mirano proprio a questo: innescare interessi, insegnare alle persone a guardare l’arte con occhi diversi, a sentirsi coinvolti nelle opere, a diventarne protagonisti. Guardare ai musei come luoghi vivi e non come polverosi magazzini di manufatti silenziosi. Vedere i bambini assorti davanti alla Cattedrale riprodurre i dettagli che più li colpiscono, mostrare con gioia le proprie interpretazioni della Cattedrale che davvero, come un modello davanti ai loro occhi, assumere vesti e luci diverse è stata una gioia non solo per i genitori ma anche per qualche turista che passa, incantato da una voce diversa da quella della splendente cattedrale bianca sul mare, che rompe il silenzio con i rintocchi delle ore e con le espressioni felici dei piccoli artisti, come se fossero parte di quel magnifico spettacolo. Un’ispirazione che prosegue da tempo con la Fondazione Seca, nel Polo Museale, quella di destinare una parte importante delle proprie attività ai più piccoli, ribadendo, come la presidente Isabella Ciccolella ha sempre modo di sottolineare insieme a Natalino Pagano, che il ruolo di un museo è quello di aiutare una comunità a crescere rinnovandosi continuamente con iniziative e partecipazione, e non semplicemente mostrando opere d’arte o collezioni a chi viene da lontano.

 
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