il post-shock dell’attore Riondino – .

il post-shock dell’attore Riondino – .
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Ora non puoi definirti un artista se non hai alle spalle un attacco contro il governo. L’ultimo è stato firmato da Michele Riondino, apprezzato attore e regista, nonché organizzatore del concerto del Primo Maggio a Taranto. Un tempo orgoglioso di aver abbracciato il progetto del Movimento 5 Stelle, poi rinunciatario, l’interprete pugliese che in occasione del 25 aprile ha messo nel mirino Ignazio La Russa con un post pubblicato su Facebook che ha scatenato la polemica. Sul suo profilo ha infatti postato una vecchia foto, risalente al 1992, del Presidente del Senato accanto ad un ritratto di Benito Mussolini capovolto, chiaro riferimento alla fine del Duce in piazzale Loreto, a Milano.

Il ritornello è sempre lo stesso, ma i compagni non sembrano stufi. E Riondino è andato oltre: “La cosa davvero divertente è che c’è stato un tempo in cui i fascisti erano più autentici, più audaci, erano leoni, anche se solo per un giorno”. Il volto de “Il Giovane Montalbano” accusa gli estremisti di destra di rivendicare un tempo la propria identità senza timore di essere accusati di essere traditori e assassini della propria patria, mentre oggi avrebbero paura di definirsi e rivendicare la propria fede: “Tradiscono la loro identità giurando sulla costituzione antifascista e poi sedendosi in poltrona diventano campioni di super stronzate, cinture nere negli specchietti scalabili. Lo dico sinceramente. Non ci sono più i fascisti di una volta. Solo pecore. Questo sono i fascisti di ieri che sono diventati i governanti di oggi. Meglio una vita da pecora che una giornata da leone”. In chiusura, il like-catcher per eccellenza: “Lunga vita alla resistenza”.

Lo sfogo di Riondino parla chiaro e ha sicuramente raggiunto lo scopo: attirare una certa visibilità e ricevere qualche applauso dal pubblico di sinistra. Un’uscita che, però, rischia di fomentare l’odio, considerata la chiara evocazione di un omicidio. Il clima è pesante, ma la galassia rossa non sembra intenzionata a smorzarsi.

Con i ruoli invertiti, c’è chi griderebbe allo scandalo e chi metterebbe a rischio la stabilità della democrazia, ma i doppi standard sono un’altra caratteristica del caviale gauche.

 
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