Siti-Simit: cinque azioni urgenti per portare al 75% il tasso di vaccinazione anti-Covid per anziani e fragili

Siti-Simit: cinque azioni urgenti per portare al 75% il tasso di vaccinazione anti-Covid per anziani e fragili
Siti-Simit: cinque azioni urgenti per portare al 75% il tasso di vaccinazione anti-Covid per anziani e fragili

La copertura vaccinale contro il COVID-19 è rimasta a livelli molto bassi nell’ultimo anno, sebbene la SARS-CoV-2 rimanga una seria minaccia per la fragile popolazione. Lo dimostrano i dati dell’ultima stagione invernale, in cui in Italia si sono contati 10mila morti e 82mila ricoveri, soprattutto tra gli anziani e i pazienti fragili, come i malati cronici e gli immunodepressi, il più delle volte non vaccinati. Il tasso di copertura vaccinale contro il Covid-19, infatti, è rimasto particolarmente basso nell’ultimo anno: sono state somministrate poco più di due milioni di dosi. Anche assumendo che i destinatari fossero solo soggetti anziani e fragili, il tasso di copertura in queste popolazioni rimane al 13%, uno dei livelli più bassi in Europa, come riportato dai dati ECDC. In questo quadro, che ha disatteso gli obiettivi fissati dalla Circolare del Ministero della Salute del 14 agosto 2023, nasce la proposta della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) insieme alla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali ( SIMIT), che hanno elaborato un documento congiunto per stimolare alcune azioni urgenti per favorire una più ampia diffusione delle coperture vaccinali nella prossima stagione. L’approccio corretto e di successo prevede diversi vaccini in grado di rispondere all’appropriatezza vaccinale individuale, essenzialmente un vaccino “giusto” per ogni singolo paziente, una sorta di prevenzione su misura per un’ampia porzione di cittadini.

Il documento “Proposte di azioni urgenti per la prossima campagna vaccinale contro il Covid-19 in Italia” redatto dagli specialisti del SItI e del SIMIT vuole essere un punto di partenza per accendere i riflettori sulla campagna vaccinale della prossima stagione 2024-2025. L’obiettivo da perseguire è quello di aumentare la copertura vaccinale contro il Covid-19 fino ai livelli anti-influenzali (minimo 75% nelle età target e nei soggetti a rischio). Per contribuire al raggiungimento di questo obiettivo si propone di avviare al più presto cinque azioni: definire le popolazioni target, i tempi e le modalità di svolgimento della campagna vaccinale entro maggio, eventualmente raccomandandola anche nel Piano nazionale di prevenzione vaccinale (PNPV); garantire la fornitura di forniture a tutti i canali di approvvigionamento vaccinale (medici di base, ambulatori territoriali e ospedalieri, farmacie, RSA); garantire la fornitura di tutti i vaccini disponibili (mRNA e proteine ​​adiuvate) per salvaguardare la scelta del vaccino più appropriato in ogni condizione; intraprendere azioni di formazione e informazione sugli operatori sanitari coinvolti nella campagna vaccinale, ricordando anche le opportunità di co-somministrazione; informare la popolazione sui tempi e sulle modalità di svolgimento della campagna, nonché sull’importanza della prevenzione nei soggetti vulnerabili per età e/o condizione di rischio.

“Informazione errata e non incisiva, insieme ad un’organizzazione poco brillante – precisa Roberta Siliquini, presidente del SItI – ci colloca come maglia nera europea per la tutela degli anziani e dei fragili. Ci auguriamo che, con il contributo di tutti, la prossima campagna vaccinale sia più efficace nel prevenire una patologia che resta molto grave per questi soggetti. È inoltre necessario poter garantire parità di accesso a tutti i diversi vaccini disponibili in un’ottica di prevenzione personalizzata”.

“Ad oggi il Covid-19 rappresenta ancora una minaccia per il Servizio sanitario nazionale, pur non essendo più un’emergenza come negli anni precedenti – sottolinea Roberto Parrella, presidente della SIMIT –. I numeri relativi a decessi e ricoveri, con una concentrazione di casi con grado di gravità moderato e grave nelle popolazioni più anziane e con condizioni di maggior rischio (patologie croniche, immunosoppressione) sono eloquenti, senza dimenticare le possibili conseguenze come il Long Covid. La vaccinazione resta lo strumento più efficace per prevenire la malattia ed è importante che venga effettuata nei primi mesi della stagione autunnale prima di un possibile periodo critico di diffusione del virus come già avvenuto negli anni precedenti”.

 
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NEXT Covid. Nel 2023 l’Italia è nella zona nera per copertura vaccinale con circa il 13%, 82mila ricoveri e 10mila decessi. Da Siti e Simit documento con proposte urgenti per la prossima campagna