Il virus SARS-CoV-2 Ha molecole simili a quelle tumorali. Le persone vaccinate o che hanno contratto l’infezione da Coronavirus mostrano una risposta immunitaria crociata: l’esposizione agli antigeni del virus potrebbe rappresentare un “vaccinazione preventiva” per i tumori soprattutto mammella, fegato, colon e melanoma.
Lo dimostra, per la prima volta, uno studio italiano, guidato daIstituto dei Tumori di Napoli, che sarà pubblicato sulla rivista “Frontiers in Immunology”. Il lavoro descrive che il virus Sars-CoV-2 presenta antigeni nelle sue proteine che condividono un’elevata omologia di sequenze e conformazione con gli antigeni espressi dalle cellule tumorali. In particolare, questi ultimi sono specificatamente espressi dalle cellule tumorali della mammella, del fegato, del colon e del melanoma.
Inoltre, è stato dimostrato che le cellule del sistema immunitario (linfociti T), di soggetti vaccinati o che hanno contratto l’infezione da Sars-CoV-2, sono in grado di cross-reagire con antigeni virali e tumorali. Questo fenomeno, definito “mimetismo molecolare”suggerisce che la risposta immunologica indotta dagli antigeni virali e, di conseguenza, la memoria immunitaria che si è instaurata, possano rappresentare una protezione contro lo sviluppo di un tumore.
«Questo risultato, ottenuto anche con il supporto dell’Unità Laboratorio di Patologia Clinica dell’UnitàIstituto Pascalediretto da Ernesta Cavalcanti – spiega Luigi Buonaguro, direttore del Laboratorio Modelli Immunologici Innovativi, coordinatore dello studio – ha un potenziale impatto di notevole rilevanza medica a livello globale. In precedenza, sono stati segnalati casi aneddotici di regressione tumorale in soggetti affetti da Covid-19, anche nel nostro Istituto. Ma questa è la prima volta che si scopre il meccanismo secondo cui si verifica questo fenomeno – sottolinea – Grazie infatti alla notevole esperienza acquisita dal nostro gruppo di ricerca nel settore specifico del mimetismo molecolare, è la prima volta che non solo vengono somiglianze tra molecole del virus Sars-CoV-2 e molecole tumorali ma anche la capacità delle cellule del sistema immunitario di reagire in modo crociato con queste molecole”.