come sarà l’estate 2024? – .

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El Niño sta volgendo al termine e con esso, sperano gli scienziati, un periodo di circa un anno in cui le temperature del pianeta hanno raggiunto picchi senza precedenti per dieci mesi consecutivi. Noto ai climatologi con il nome di Oscillazione meridionale di El Niño (ENSO), quello che sta ufficialmente finendo, secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) degli USA e le sue controparti indiana e australiana, è un fenomeno meteorologico che storicamente si ripete ogni 5-7 anni – diventando gradualmente 3-4, secondo gli esperti sospettato, di cambiamento climatico generato dall’uomo – causando un significativo riscaldamento delle acque dell’Oceano Pacifico, e, con esso, di tutti i mari del mondo, che nel 2024 ha battuto ogni record di temperatura. La Niña, antagonista della fase fredda bambino dovrebbe iniziare tra giugno e agosto, dopo un periodo di transizione neutrale.

Unione Europea/Copernicus Sentinel | Temperature mondiali del mare nel 2023 e 2024 rispetto alla media

Come sarà l’estate 2024

A questo punto è logico chiedersi che estate ci aspetta. Le temperature sopra i 30 gradi registrate in Italia all’inizio di aprile sono sembrate a molti il ​​preludio di un’altra torrida estate. Riuscirà La Niña a scongiurarlo? Anche se è ancora presto per fare previsioni sull’andamento della stagione estiva, una cosa è praticamente certa: nell’emisfero nord, e quindi anche in Italia, sarà ancora influenzata dal El Niño. Il fenomeno meteorologico nasce e muore nell’Oceano Pacifico, ma occorre tempo prima che le conseguenze del suo passaggio cedano il passo a quelle della sua controparte fredda. Quanto tempo? Tra i 6 e gli 8 mesi, secondo la NOAA. Non ci sono quindi ancora previsioni certe, ma l’estate 2024 inizia con condizioni simili a quelle del 2023, se non peggiori, a causa delle temperature del mare ancora elevate.

Quanto fa caldo a causa di El Niño?

El Niño è stato così chiamato dai pescatori ecuadoriani e peruviani, che ciclicamente vedevano scomparire i pesci dal mare nel periodo di Natale a causa delle temperature eccessive. Oltre al riscaldamento, porta siccità in alcune aree del mondo, soprattutto in Asia e Africa, e abbondanti precipitazioni in altre. Ciò che gli scienziati del clima si chiedono, tuttavia, è quanto dell’aumento delle temperature nel 2023 e nel 2024 sia dovuto a El Niño – che è un fenomeno naturale – e quanto sia dovuto alle attività umane. Se la riduzione determinata da La Niña fosse inferiore alle attese, infatti, significherebbe che il pianeta è entrato in una nuova fase di riscaldamento imprevedibile, all’interno della quale si rischiano di superare diversi punti di non ritorno che renderebbero praticamente impossibile invertire la tendenza. aumento e intensificazione dei cambiamenti climatici.

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Tag: Niño freddo ritorno estate

 
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