Sale a 85 morti e 134 dispersi il bilancio delle inondazioni nel sud del Brasile.

Sale a 85 morti e 134 dispersi il bilancio delle inondazioni nel sud del Brasile.
Sale a 85 morti e 134 dispersi il bilancio delle inondazioni nel sud del Brasile.

Il bilancio delle piogge torrenziali che hanno colpito lo stato del Rio Grande do Sul, nel sud del Brasile, è salito il 7 maggio a 85 morti, 339 feriti e 134 dispersi, mentre oltre 150mila persone sono state costrette a lasciare le proprie case.

Il 6 maggio ha smesso di piovere, ma molte zone sono ancora allagate e la consegna di beni di prima necessità alla popolazione incontra molti ostacoli. Sono previste anche nuove precipitazioni a partire dall’8 maggio.

A Porto Alegre, capitale dello stato, il livello del fiume Guaíba ha raggiunto il 5 maggio i 5,30 metri, ben al di sopra del record di 4,76 metri stabilito durante la storica alluvione del 1941. Molte case sono sommerse fino al tetto.

Le autorità di Porto Alegre hanno imposto il razionamento dell’acqua, che può essere utilizzata solo per scopi essenziali.

Secondo l’agenzia nazionale di protezione civile, attualmente sono allagati 385 comuni del Rio Grande do Sul.

Diverse località sono rimaste isolate a causa di frane e ponti crollati, complicando il lavoro dei soccorritori.

Il governo federale ha affermato di aver inviato nello stato quasi quattordicimila militari.

Il 6 maggio il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, che il giorno prima aveva visitato per la seconda volta le zone disastrate, ha annunciato un disegno di legge che mira a rafforzare gli aiuti, semplificando le procedure e autorizzando spese straordinarie ed esenzioni fiscali.

In alcune zone del Rio Grande do Sul la scorsa settimana sono caduti seicento millimetri di pioggia, che corrispondono a circa un terzo della media annuale, secondo il sito specializzato Metsul.

Alcuni scienziati hanno attribuito l’intensità delle precipitazioni nel sud del Brasile alla crisi climatica e al periodico fenomeno del El Niño.

 
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