Cento artisti provenienti da tutto il mondo si sono dati appuntamento alla Biennale Internazionale del Libro d’Artista, in corso presso il Museo Archeologico Comunale di Cartagena fino al 27 aprile.
Si tratta di opere creative che hanno preso forma all’inizio del XX secolo e si sono evolute fino ai giorni nostri come una modalità che unisce diverse discipline artistiche. In esso, la configurazione del libro viene utilizzata come supporto. In questo progetto, ideato da Giovanna Donnarumma, Gennaro Ippolito, Enzo Trepiccione e Salvador Torres, sono stati selezionati un’ampia gamma di oggetti o libri d’artista.
Tra le opere è possibile apprezzare una commistione e un’unione di molteplici linguaggi creativi, dove il supporto del libro può essere considerato come la “pietra nella scultura o la tela nella pittura” come leggiamo nell’introduzione al catalogo. L’associazione di idee “ci permette di assaporare ogni elemento di queste opere. L’aspetto narrativo di un libro d’artista implica che, anche se non vediamo tutte le pagine o gli elementi dell’oggetto, immaginiamo che ci siano altri elementi plastici che continuano la narrazione. L’oggetto-libro mette in discussione positivamente lo status quo di fronte alla pittura e alla scultura tradizionali; nel caso del libro d’artista ci viene offerta l’alternativa di qualcosa di così elementare come la manipolazione, che ci conduce a un altro modo di fruire l’arte come spettatori”.
Tra gli artisti in mostra si segnalano le opere di Silvio D’Antonio; Mario Lanzione; Ugo Cordasco; Lucio Afeltra; Antonio Salzano; Elio Alfano. Vi ricordiamo che la mostra sarà presto riproposta in Italia dopo la Spagna.
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