Padre Turoldo e Pasolini, un libro indaga il legame tra due tra i più brillanti intellettuali del Novecento – Friulisera – .

Padre Turoldo e Pasolini, un libro indaga il legame tra due tra i più brillanti intellettuali del Novecento – Friulisera – .
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Verrà presentato venerdì 19 aprile alle 17.30 nella sala consiliare del comune di Casarsa (Pordenone) da Filippo La Porta e Liliana Cargnelutti. Sarà allestita anche una mostra che celebra “I turcs tal Friul” composta da una raccolta di saggi di vari studiosi, approfondisce un legame silenzioso e mai esibito, fatto di affinità elettive e di poche ma significative parole, che ha avuto il suo epilogo ai funerali di Pasolini a Casarsa con la preghiera di padre Turoldo. Viene indagato per la prima volta il rapporto tra padre David Maria Turoldo e Pier Paolo Pasolini, due tra i più brillanti intellettuali del Novecento, nel libro “Turoldo e Pasolini Due anime friulane” che il Centro Studi Padre Turoldo di Coderno di Sedegliano e il Centro Studi Pasolini di Casarsa presenti venerdì 19 aprile, in collaborazione con l’Ente Teatrale Regionale, nella sala consiliare del Comune di Casarsa, Palazzo Burovich, alle ore 17.30.

Pubblicato dalle Edizioni Aldebaraban, il volume è composto da una raccolta di saggi curata da Marco Roncalli, Filippo La Porta, Ermes Ronchi, Elio Ciol, Domenico Clapasson, Liliana Cargnelutti, Elisa Roncalli e da Raffaella Beano, ricercatrice e direttrice del Comitato Scientifico del Centro studi Padre Turoldo, al quale si deve l’idea di approfondire i contatti tra Pasolini e Turoldo. Nati a pochi anni di distanza l’uno dall’altro, erano legati da un’amicizia sincera, dalla stima reciproca e uniti dalle origini friulane, dalla passione per la poesia e la musica. Due poeti che, senza mai recidere le radici che li legavano al Friuli, hanno saputo percorrere le strade del nostro Paese e del mondo, mettendosi dalla parte degli ultimi, sapendo interpretare, ciascuno a modo suo, le profonde trasformazioni del società

Il libro si preannuncia di notevole interesse perché nonostante la vasta produzione dedicata alla loro opera – letteraria, poetica, teatrale e cinematografica – il legame tra Pasolini e Turoldo non era mai stato esplorato nel rapporto umano e artistico, fatta eccezione per un documentario intitolato Stare al mondo: Turoldo e Pasolini che ha offerto lo spunto per un atteso approfondimento, dall’esito alquanto sorprendente, condotto dal saggista Marco Roncalli, esperto di storia religiosa e letteraria del Novecento (già curatore delle lettere e degli scritti di Turoldo sulla religiosità di Pasolini) e dal musicista Domenico Clapasson, dedito da anni alla produzione innologica di Turoldo e appassionato del poeta casarsese.

“Saranno i lettori – sottolinea Raffaella Beano – a riconoscere, attraverso i ritratti paralleli tracciati da studiosi interessati ai diversi aspetti, la forza delle affinità elettive che legavano i due grandi autori friulani, al di là della stima reciproca e della singolare amicizia. E proprio da questo – da un legame silenzioso, mai esibito, costellato di attenzioni, piccoli gesti, poche ma significative parole, un legame che avrà il suo epilogo nell’ultimo saluto a Pasolini, nei funerali religiosi celebrati, dopo quelli laici romani , a Casarsa – comincia l’esplorazione”.
Lo sguardo sul rapporto con il sacro sia di Pasolini che di Turoldo è affidato a Filippo La Porta, critico letterario, già autore di saggi dedicati alla figura del poeta Pasolini e a padre Ermes Ronchi, biblista e scrittore, frate dei Servi di Maria, lo stesso ordine religioso di Padre David. Ci sono poi due scatti emblematici del fotografo Elio Ciol, foto scattate in occasione della presentazione del film Il Vangelo secondo Matteo e alcuni inediti, tra cui la trascrizione di una lontana intervista di Turoldo su Pasolini, raccolta da Romano Remigio e Antonio Devetag. Poi le utili biografie parallele dei due autori friulani scritte da Elisa Roncalli, giovane giornalista, coautrice del già citato documentario “Stare al Mondo”
Filippo La Porta sarà a Casarsa venerdì 19 aprile e con lui la storica e archivista Liliana Cargnelutti che arricchisce il testo ripercorrendo un evento particolare che accomuna i due artisti: gli incontri tra Turoldo e Pasolini rievocati dal regista Rodolfo Castiglione con quello Dramma teatrale scritto da Pasolini, I turcs tal Friùl, andato in scena a Venezia nel maggio 1976, con la collaborazione di Italo Zannier, Luigi Nono e padre Turoldo. che hanno letto la preghiera di apertura, rafforzando la forza della poesia e del linguaggio arcaico. La stessa voce che un anno prima aveva portato, rivolgendosi alla madre Susanna, l’ultimo saluto a Pier Paolo nel cimitero di Casarsa.
Ad accompagnare il tutto è il contributo artistico della scenografia del pittore e scultore Luciano Ceschia, proposto per la prima volta attraverso bozzetti inediti che saranno esposti venerdì 19 a Casarsa insieme alla mostra “Luigi Nono: I Turcs tal friul” introdotta del musicologo ed esperto di Pasolini Roberto Calabretto. Si tratta di un allestimento della mostra presentata nell’ambito del quinto Festival Luigi Nono alla Giudecca nel 2022,
ed è composto dalle riproduzioni dei bozzetti delle musiche di Nono, del manoscritto della preghiera di Pier Paolo Pasolini, nonché delle diapositive di Italo Zannier e delle fotografie di Luciano De Giorgio, che testimoniano l’allestimento dello spettacolo veneziano.

Tag: Padre Turoldo Pasolini libro indaga legame i più brillanti intellettuali #XX secolo Friulisera

 
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