Charlotte Casiraghi, 3 libri da leggere sull’amore. E sull’arte di camminare – .

Charlotte Casiraghi, 3 libri da leggere sull’amore. E sull’arte di camminare – .
Charlotte Casiraghi, 3 libri da leggere sull’amore. E sull’arte di camminare – .

Charlotte Casiraghi: 3 libri che l’hanno fatta riflettere sull’amore… e sull’importanza di camminare

Da tre anni a questa parte Charlotte Casiraghi è l’anima di Appuntamenti letterari che Chanel organizza nella sua sede parigina di rue Cambon, rendendola teatro di incontri e conversazioni appassionate con scrittrici del calibro di Maria Pourchet e Siri Hustvedt, solo per citare gli ospiti più recenti. Dopo aver ottenuto il baccalauréat littéraire (equivalente al diploma di liceo classico/linguistico) e una laurea in filosofia alla Sorbona, Charlotte ha svolto stage nel settore del giornalismo e dell’editoria. Nel 2015 hai fondato l’associazione Les Rencontres Philosophiques de Monaco, di cui sei presidente.

Appassionata di letteratura e filosofia, ci propone qui una selezione di libri che, come spiega, «le hanno aperto nuove prospettive attraverso la grazia e la forza dei loro personaggi, o attraverso l’intima testimonianza di momenti di gioia, di meraviglia e di coraggio. nel corso dei viaggi iniziatici”.

Charlotte Casiraghi: 3 libri da leggere nel 2024

1. Arundhati Roy, Il dio delle piccole cose

«Un grande classico della letteratura indiana», così lo definisce Charlotte Casiraghi Il dio delle piccole cose di Arundhati Roy. «Questo romanzo ci porta nel mondo dell’infanzia, con tutta la sua fantasia e libertà, ma anche nel cuore di una società governata da un sistema di caste». L’autrice, che vive a Nuova Delhi, ha studiato architettura, per poi dedicarsi al cinema come scenografa e sceneggiatrice. Il dio delle piccole cose È il suo primo romanzo e ha riscosso il plauso della critica per la sua originalità. Nel 1997 gli è stato assegnato il prestigioso Booker Prize in Gran Bretagna.

Attraverso la storia di due gemelli le cui vite vengono sconvolte dalle “leggi sull’amore” in vigore in Kerala, in India, negli anni ’60, che stabiliscono “chi deve essere amato, come e quanto”, il romanzo esplora come i piccoli eventi della vita possono influenzare il comportamento delle persone.

Il Dio delle piccole cose di Arundhati Roy

2.Rebecca Solnit, Storia del camminare

Un altro classico, questa volta del pensiero contemporaneo. Nata nel 1961 in una famiglia dove “tutto il femminile era oggetto di odio”, Rebecca Solnit ha raggiunto la notorietà grazie alla pubblicazione, nel 2014, di una raccolta di brevi saggi sul femminismo dal titolo Gli uomini mi spiegano le cose. Riflessioni sull’oppressione maschile (edito in Italia da Ponte alle Grazie), opera che, tradotta in più di dieci lingue, ha reso popolare il concetto di “mansplaining”. Oggi Solnit scrive per importanti pubblicazioni, tra cui Custodeed è considerato uno degli intellettuali americani contemporanei più influenti.

Nell’introdurre Storia del camminare, Charlotte Casiraghi spiega: «Questo saggio parla del camminare come forma d’arte e, allo stesso tempo, come atto politico, e lo fa con molta intelligenza e umorismo». Pubblicato nel 2000 negli Stati Uniti e uscito per la prima volta in Italia nel 2002, è stato oggetto di una seconda edizione nel nostro Paese nel 2018. «Camminare ci permette di abitare il nostro corpo e il mondo senza esserne sopraffatti», scrive Solnit. . «E ci lascia liberi di pensare senza perderci totalmente nei pensieri».

Storia di camminare di Rebecca Solnit

3.Megan Nolan, Atti di sottomissione

Nata nel 1990 a Waterford, Megan Nolan è considerata la rivelazione di una nuova generazione di autori irlandesi, insieme a Sally Rooney, dai cui romanzi Parlatene tra amici (2017) e Persone normali (2018) sono state realizzate rispettivamente altrettante serie televisive Conversazione con gli amici E Gente normale. Megan Nolan, però, ha una vocazione meno politica rispetto alla connazionale, pur essendo altrettanto incisiva. In Atti di sottomissione, il romanzo che ha debuttato nel 2021, esplora le conseguenze di una relazione tossica con un linguaggio crudo e violento. «Solo perché viviamo storie tormentate non significa che non possiamo credere nell’amore», osserva Charlotte Casiraghi. «L’autore, infatti, si interroga anche sulla possibilità di reinventare il rapporto d’amore».

Atti di sottomissione di Megan Nolan

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Questo articolo è stato originariamente pubblicato su Vogue Francia.

 
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