DONNE DI CARTA IN SICILIA di Marinella Fiume (Il Palindromo) – .

“Le donne di carta in Sicilia. Itinerari sulle orme delle scrittrici” di Marinella Fiume (Il Palindromo – prefazione di Fulvia Toscano): intervista all’autrice

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di Massimo Maugeri

Il viaggio in Sicilia non è un viaggio qualunque, non può mai essere solo un “viaggio fisico” – si legge sul foglio di questo libro – . È innanzitutto un viaggio letterario.
A proporre questo particolarissimo e godibile viaggio letterario, on Donne di carta in Sicilia (questo il titolo del volume di cui stiamo parlando) è Marinella Fiumeche ci porta in giro per l’isola offrendoci preziosi itinerari sulle tracce degli scrittori.
Discutiamone insieme…

– Cara Marinella, cominciamo dall’inizio. Raccontaci qualcosa sulla genesi di questo libro. Come è nata “Donne di Carta in Sicilia”?
Il libro nasce dal festival “La Sicilia delle donne” di cui sono direttore artistico insieme a Fulvia Toscano e che è giunto alla quarta edizione. Un’edizione è stata dedicata alla scoperta delle scrittrici siciliane o di coloro che in qualche modo risiedettero in Sicilia per un periodo più o meno lungo e ne fecero l’oggetto principale della loro ispirazione e narrazione. E infatti il ​​libro ha una prefazione di Fulvia Toscano che ne spiega la genesi inserendolo in un festival a cui si è aggiunto “La Calabria delle donne” diretto da Mariangela Preta.

– Come avete operato nella scelta degli itinerari da prendere in considerazione e degli scrittori da coinvolgere?
In realtà sono loro che hanno scelto se stessi grazie all’originale metodo che definirei “bottom up”, cioè dal basso, attraverso un semplice bando che ha coinvolto enti, comuni, fondazioni, università, associazioni, singoli studiosi o appassionati che spontaneamente hanno voluto unirsi per riscoprire il proprio territorio attraverso scrittrici più o meno note e spesso dimenticate. I luoghi della Sicilia del nostro itinerario sono quindi quelli dove ci hanno portato, gli scrittori sono quelli che ci hanno fatto conoscere o riscoprire.

– Il primo capitolo si intitola “Viaggio in Sicilia. Da Goethe a Freud ai viaggiatori stranieri”. Perché cominciare da Goethe? E qual è il motivo del riferimento a Freud?

Il mio è anche un itinerario narrativo, emotivo, psicologico: il viaggio di chi vede la Sicilia, terra della Bellezza, con occhi nuovi, come se fosse la prima volta, ma da questo viaggio riceverà molte di quelle emozioni, incontrerà tante quelle esperienze che, quando tornerà a casa, alla fine del viaggio, non sarà più lo stesso di quando era partito, il Viaggio sarà diventato un viaggio iniziatico, proprio come quello di Goethe e lui avrà imparato a conoscere più profondamente se stesso esplorando i meandri della sua Psiche e portandoli alla luce (Freud). My Guide offre l’“alternativa nomade”, per citare Bruce Chatwin, a chi non si accontenta del solito viaggio “usa e getta” e in questo senso non c’è differenza tra andare in Patagonia o in Sicilia…

– Chi sono gli scrittori che i lettori incontreranno tra le pagine di questo libro? C’è anche una fitta sezione dedicata alle note biografiche…
Scrittori noti e meno noti, di piccoli borghi e capoluoghi, molti dei quali “invisibili” perché mai raccontati, ignorati o dimenticati: si va da Goliarda Sapienza a Catania, a Jolanda Insana a Messina, a Mariannina Coffa in Noto, a Francesca Nel Mancusio in Caronia, in Mariarita Sgarlata in Siracusa, in Giuliana Saladino in Palermo, in Antonietta Rosa Raso in Lipari, in Antonella Maggio in Sambuca, nell’Autore dell’Odissea in Trapani, ecc… A ciascuno di al quale è dedicato in Appendice un profilo biografico firmato dagli autori che lo hanno scritto.

– C’è un aneddoto particolare, tra i tanti presenti nel libro, che potresti raccontare (o anche solo menzionare) a beneficio dei nostri lettori?
Una curiosità. Tra gli scrittori abbiamo l’autrice di un diario di viaggio che siamo riusciti a trovare fortunatamente: Francesca (detta Nella) Mirabile Mancusio con la sua”Due vecchiette e un gatto con l’Appia al Circolo Polare Artico”. Fu la prima in Italia a conseguire la patente di guida con il «certificato di idoneità alla guida di automobili con motore a scoppio» rilasciato il 5 giugno 1913 dalla Prefettura di Palermo, prima della torinese Ernestina Prola, considerata a lungo la prima donna con patente di guida. ‘Italia. La sua automobile, un’Isotta Fraschini regalatale dal padre nel 1909, quando aveva appena sedici anni, insieme all’originale della patente e a tutti gli accessori di guida furono da lei donati al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino e in permanenza visualizzare lì. Insomma, scrittori siciliani da Guinness!

– Il volume contiene in allegato la Mappa delle Donne di Carta in Sicilia con l’indicazione delle città e dei luoghi collegati alle biografie delle scrittrici. Di cosa si tratta?
L’importanza del luogo è fondamentale, è dal luogo che tutto nasce, nascono le relazioni sociali, le microstorie, le microstorie fanno la Storia; il termine stesso “glocale” ci dice che il globale include il locale, lo storico francese Fernand Braudel ha parlato di Geostoria e ci ha insegnato che non esiste Storia senza Geografia. I luoghi non sono solo pezzi di terra, sono memoria, identità, rapporti orizzontali tra i vivi e rapporti verticali con i morti. Anche se lasci la Sicilia non smetterai mai di essere di qui e alcuni autori, ovunque siano andati a vivere, continuano a parlare dei luoghi in cui si è formato il loro universo narrativo. Da qui la scelta, in accordo con l’editore Palindromo di Palermo, di accompagnare il libro con una mappa, una mappa letteraria dove sono inseriti i nomi degli scrittori nelle varie località.

– Grazie mille, Marinella. In chiusura, colgo l’occasione per sottolineare che l’ottima prefazione del volume è firmata dalla già citata Fulvia Toscano (che salutiamo).

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La descrizione del libro: “Donne di carta in Sicilia. Itinerari sulle tracce delle scrittrici” di Marinella Fiume (Il Palindromo)

Donne di carta in Sicilia. Itinerari sulle orme delle scrittrici - Marinella Fiume - copertina

Il viaggio in Sicilia non è un viaggio qualunque, non potrà mai essere solo un “viaggio fisico”. È innanzitutto un viaggio letterario.
Nelle pagine di questo libro, un racconto dopo l’altro, si compone un atlante narrativo che tiene insieme le memorie delle donne (e degli uomini) e quelle dei luoghi: itinerari che ci conducono in luoghi più o meno conosciuti sulle tracce di luoghi più o meno famosi ma soprattutto di scrittori dimenticati, siciliani o stranieri, che sentirono tutto il fascino dell’isola e talvolta decisero di restarci per sempre. Una guida diversa per una nuova esperienza della Sicilia.
Il volume contiene il Mappa delle donne di carta in Sicilia con l’indicazione delle città e dei luoghi collegati alle biografie degli scrittori.

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Marinella Fiume, nato a Noto (Sr), laureato in Lettere Classiche, Dottore di Ricerca in Lingua e Letteratura Italiana; già docente di Lettere nelle scuole superiori, ha collaborato per un decennio con la “Scuola universitaria di specializzazione per l’insegnamento nelle scuole superiori” dell’Università di Catania. È stata sindaco del comune di Fiumefreddo di Sicilia (Ct) per due legislature. Tra le sue pubblicazioni: Sibilla Arcana. Mariannina Coffa (2000); Celeste Aida Una storia siciliana (2008); la curatela di Dizionario biografico siciliano (2006) e la raccolta di racconti Il ricordo dei nonni (2021); Feudo del mare. La stagione delle donne (2010); Sicilia esoterica (2013); Di madre in figlia. Vita di un guaritore di campagna (2014); La bolgia degli eretici (2017); Ammagatrìci (2019); Il Ciociare di Capizzi (2020); Streuse. Strano e straniero in Sicilia (2023). Lei insieme a Fulvia Toscano è ideatrice e direttrice artistica del Festival “La Sicilia delle donne”.

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