Negli ultimi due anni il Banca Centrale Europea ha navigato verso la normalizzazione monetaria cercando di trovare un equilibrio tra il controllo dell’inflazione e i rischi di recessione. Per comprendere il complesso scenario finanziario che vi trovate ad affrontare dal 27 aprile è in edicola con il Giornale di Brescia «L’euro, i tassi e la Bce» (Il Sole 24 Ore; pp. 96) di Donato Masciandaro. Il volume è acquistabile a 9,90 euro (più il quotidiano).
Il libro
La Bce tra Scilla e Cariddi: individuare il percorso della normalizzazione monetaria tra il rischio di un’inflazione resiliente e quello di una recessione latente, chiedendosi anche cosa ne accadrà «svolta verde» voluto dalla presidente Lagarde.
Per capire dove sta andando la BCE, dobbiamo esaminarne uno scelta strategica fatta nel 2022: passare dagli annunci monetari all’ambiguità, con i due rischi che ne derivano. Primo: aumentare i costi reali di una politica disinflazionistica e la probabilità di recessione. Secondo: aumentare la pressione politica sulla conduzione della politica monetaria, mettendo in discussione la struttura istituzionale indipendente della BCE.
Tuttavia, una strategia basata troppo sull’ambiguità rischia di peggiorare le tensioni che possono emergere tra i fautori delle politiche nel consiglio della BCE più o meno restrittive (falchi contro colombe), ma possono anche determinare l’emergere di comportamenti opportunistici (pavoni) o sleali (corvi) da parte dei singoli banchieri centrali.
Chi è Donato Masciandaro
Nato a Matera nel 1961. Dal 2001 è Professore ordinario di Economia Politica. Dal 2005 è titolare di cattedra di Economia di Regolazione Finanziaria presso l’Università Bocconi di Milano, dove è dal 2018 Direttore del Centro Ricerche Baffi. Dal 2024 lo è Presidente del Surf (Société Universitaire Européenne de Recherches Financières). Dal 1989 collabora con Il Sole 24 Oredal 2017 con la rubrica settimanale Falchi e Colombe.
