‘Nessuno escluso’, l’amore si nutre di odio – .

‘Nessuno escluso’, l’amore si nutre di odio – .
‘Nessuno escluso’, l’amore si nutre di odio – .

CREMONA – «Hai giocato con gli elementi del noir, li hai presi a schiaffi e hai costruito una storia che non sarebbe dispiaciuta a Jim Thompson, Richard Brautigan e ai fratelli Cohen, per citare i parenti più prossimi che ho trovato nel tuo ‘Le cose di cui sono capace’. In un periodo in cui gli autori noir sembrano imbarazzati a scriverne (e se poi dici loro che in realtà scrivono solo gialli, si incazzano ancora di più), capovolgi la questione e ti proponi un romanzo di genere che non solo si vergogna di esserlo, ma proclama con orgoglio la sua appartenenza ad esso».

SENSO DI GIUSTIZIA MALINTO

Parole di Luigi Bernardi, scrittore, saggista e sceneggiatore scomparso nel 2013 che ha introdotto i lettori italiani al piacere del noir: negli anni Novanta ha iniziato a esplorarne l’universo proponendo autori destinati al successo in Italia e all’estero (tra gli altri, Cesare Battisti, Giuseppe Ferrandino, Marcello Fois, Stefano Massaron, Carlo Lucarelli, Alda Teodorani, Nicoletta Vallorani) e ha fatto tradurre anche romanzi di Didier Daeninckx, Paco Ignacio Taibo II, Léo Malet, Jean-Patrick Manchette. Queste sue parole sono rivolte a Alessandro Zannoniex antiquario e ora scrittore a tempo pieno (oltre ai romanzi, si è cimentato anche con sceneggiature e dialoghi per il cinema). “The Things I’m Capable of” è il primo romanzo della trilogia dark di Nick Corey “No One Left Behind”.

Già dal nome del protagonista, violento sceriffo e grande bestemmiatore capace di piegare il senso della giustizia a seconda dei propri interessi, degli umori e dei sentimenti del momento, si può intuire che si tratti di un remake del capolavoro noir di Thompson: «Nel 2010 Bernardi mi aveva proposto di riscrivere un importante libro della letteratura giunto fino ai giorni nostri. Ho scelto Thompson e il suo ‘Sponge Shot’, scritto nei primi anni ’60, in cui Nick Corey è il notissimo protagonista. Ho riscritto non solo il personaggio, ma anche il luogo, il South Texas, ma gli ho dato una chiave moderna, tutta mia, che poi ho rimodellato e rielaborato negli altri due romanzi». L’ultimo capitolo della trilogia, quello che dà il titolo, è appena scritto, il secondo è ‘Nel dolore’. Zannoni ne parla con Paolo Gualandris nell’intervista video ‘Tre minuti a libro’.

CHE BASTA IN PROVINCIA

‘Nessuno escluso’ è un testo durissimo, fatto di atmosfere noir, violenza e sesso. Un libro per anime forti. Lo stesso Bernardi lo aveva definito «troppo dark e troppo lontano dal mercato editoriale». Zannoni conferma: «Ho fatto fatica a trovare editori disposti ad accettare un tema così complesso, più che violento.. Mi piace mettere su carta le imperfezioni dell’uomo e purtroppo il male che alberga in noi. Non sono uno a cui piacciono le storie semplici”. Le storie di Nick Corey si svolgono nel ventre profondo degli Stati Uniti d’America, dove notoriamente non ci sono toni grigi, ma solo bianco e nero. Come dice Corey, figlio di un italiano, Coretti, “perché è nel culo del mondo che succedono le cose peggiori e lì succedono le cose brutte“Oltre alle imperfezioni dell’essere umano, la provincia mi affascina. È lì che si trova la bassezza più lampante. Basta guardare gli ultimi anni di cronaca, anche italiana, in cui gli uomini riescono davvero a dare il meglio di sé. Sì, chiamiamola così, per noi scrittori che amiamo questo tipo di storie, lì troviamo davvero il meglio del peggio.” Siamo in America dove la violenza è di fatto legge.

COSÌ ASSURDO, COSÌ VERO

«Ci ​​tengo a sottolineare che non è mai gratuito, ma sempre portato all’estremo quasi a irriderla. Inizialmente il primo romanzo nasce proprio come una presa in giro degli scrittori americani, e di quello che scrivono nel noir, perché in America tutto è concesso e nelle loro storie succede di tutto. Leggiamo e diciamo: è talmente assurdo che deve essere una storia vera proprio perché proviene da lì.». È hardboiled, con la sua rappresentazione realistica parossistica di crimine, violenza e sesso. Zero buonismo in questo libro: «Dialoghi asciutti come piacciono a me. Amo portare la realtà dei fatti sulla pagina, siamo diventati aridi, personaggi da film horror. L’uomo è diventato un animale e sono affascinato da questa deriva». Nick è l’animale per eccellenza, un personaggio che o ami o odi, come tutto il libro del resto.

«Non ho trovato una sola persona che non si sia innamorata di lui. È umano, ha pulsioni che vanno oltre la scala dei valori condivisi, ma poi ogni tanto torna alle cose belle, come l’amore per una donna, per un amico, per la madre.. Ma quando la vena gli si chiude… Vuole la felicità e per ottenerla fa davvero di tutto. Purtroppo”. Ecco la contraddizione, tra la violenza di alcune sue azioni e il suo desiderio d’amore, paradossalmente passionale nei gesti ma peinetiano nelle motivazioni: “Penso che questo sia un problema per tutti. Cercare la felicità e l’amore che ti rasserena, ti appaga, ti fa credere di vivere una vita serena e felice. Finché non si mette di mezzo il caso”. E Nick è senza dubbio il protagonista di un destino sbagliato, che sostiene con grande convinzione: “La cosa che mi piace di lui è che va dritto per la sua strada, non pensa alle conseguenze, è padrone delle sue azioni che porta fino alle estreme conseguenze”.

Il libro è estremo, genera subito una scrematura di lettori, «Ho degli amici che hanno rinunciato dopo poche pagine: Non ci riesco, ho già la mia vita che mi mette in crisi e ho paura di leggere certe cose. E questo mi fa pensare: ma la gente non si accorge di quello che succede intorno a sé e si rifugia nei libri per vivere una vita fittizia di serenità e gioia? Una domanda che ultimamente mi pongo spesso”. La risposta che si dà Zannoni è perentoria: “Dico che non stanno bene e che leggere fa male, per citare il titolo del mio FestivalNoir a Lerici. E di conseguenza: non leggere se devi andare a inventarti delle finte vite felici. Se vuoi davvero misurarti con un libro, scegli qualcosa che ti dia un pugno in testa e nello stomaco, ma che ti faccia fare le domande giuste al momento giusto”.

LO SHOCK CHE DÀ CORAGGIO

« Nessuno escluso » ti dà quella scossa, ci vuole coraggio per continuare a leggere. «È tutta una questione di coraggio, anche se lascia un po’ di speranza. Vivere senza è impossibile, dovresti metterti la canna di una pistola in bocca.». Zannoni nutre «il desiderio di prendere ogni tanto un lanciafiamme e sistemare le cose una volta per tutte. Un desiderio di violenza per appianare con altro male i mali del mondo». Il suo lanciafiamme personale è scrivere: «Mi ha salvato. Ho buttato sulla carta le mie ossessioni, i miei dolori, le mie persecuzioni. E mi sono sistemato. Tanto che oggi sono un uomo tranquillo».

 
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