Puglia, Exprivia e Abaco 3 verso la fusione. La votazione finale dell’assemblea degli azionisti si terrà il 30 aprile – .

«Una scelta che ci aiuterà ad incrementare gli investimenti, guardando in particolare ai fondi che garantiscono maggiori opportunità in questa fase per le aziende a media e piccola capitalizzazione. Dal punto di vista operativo e lavorativo non cambierà nulla e la nostra sede più importante sarà sempre in Puglia”. Così Domenico Favuzzi, presidente e amministratore delegato di Exprivia, commenta la fusione con Abaco 3, società controllata da Abaco Innovazione, che porterà alla delistazione del titolo da Piazza Affari.

Il consiglio di amministrazione di Exprivia, in particolare, ha dato ufficialmente il via libera al progetto e ha convocato per il 30 aprile l’assemblea straordinaria degli azionisti di Exprivia. Qualora le rispettive assemblee degli azionisti approveranno la fusione, si prevede che l’operazione venga perfezionata nel terzo trimestre dell’anno. «Sono tante le aziende delle nostre stesse dimensioni che scelgono di lasciare Euronext Milano», spiega Favuzzi.

«Purtroppo in questa fase è più facile reperire capitali fuori dal mercato azionario. Nonostante gli sforzi del governo per semplificare gli investimenti, il mercato italiano continua ad essere piccolo. Ti faccio un esempio: una società italiana quotata vale meno di una francese o tedesca di pari dimensioni e mercato. La velocità del Paese continua ad essere lenta e questo non aiuta ad apportare capitali e, nel frattempo, a livello comunitario non si è raggiunta l’integrazione che molte mid cap italiane, oggi sottovalutate, auspicavano”.

Per Favuzzi servirebbe un’azione mirata e determinata da parte del governo per motivare gli italiani a mantenere almeno parte dei loro investimenti nelle imprese italiane. «Serve uno strumento che guardi ai prossimi decenni, perché le regole non si possono cambiare ogni anno», sottolinea il presidente di Exprivia. Abaco3 procederà ad un aumento di capitale fino a 814.771 euro a servizio dello scambio.

Deloitte & Touche spa è stata nominata dal Tribunale di Bari quale esperto comune che avrà il compito di certificare, nella propria relazione, la congruità del rapporto di cambio, nonché la ragionevolezza delle indicazioni contenute nel progetto di fusione in merito al risorse finanziarie. Favuzzi sottolinea anche che è stata una scelta dettata dalla voglia di crescere più velocemente.

«Il tema della scarsa liquidità della Borsa italiana non è di attualità», precisa. «Siamo convinti che attraverso i fondi potremo cogliere le opportunità che emergono in questa fase di mercato e crescere ancora», conclude Favuzzi.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV «Un nuovo restauro in arrivo» Il Tirreno – .
NEXT Team Altamura, a Moussa Manè del Bari piace la corsia destra: la situazione – .