Verso Sassuolo-Lecce, Ramadani in dubbio. Gonzalez scalda i motori – .

Verso Sassuolo-Lecce, Ramadani in dubbio. Gonzalez scalda i motori – .
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Dopo la partita vittoriosa contro l’Empoli, il Lecce attende un’altra tappa fondamentale nella corsa salvezza. Domani, infatti, è in programma l’insidiosa trasferta a Reggio Emilia, città che i salentini faranno visita per affrontare il Sassuolo. Contrariamente ai pronostici della vigilia del torneo, ad oggi in campionato i giallorossi sono più in forma, vantando cinque punti di vantaggio sul terzultimo (Frosinone) mentre i neroverdi sono relegati al penultimo posto, a 6 punti dal Lecce. Gli uomini di Luca Gotti potrebbero quindi uscire indenni dalla trasferta in Emilia Romagna per avvicinarsi all’obiettivo finale. Dal punto di vista tecnico, però, non sarà una partita facile. In casa giallorossa, molto probabile il ritiro di Ramadani (anche ieri completamente a riposo), finora faro del centrocampo giallorosso grazie alla precedente gestione tecnica di Roberto D’Aversa come quello attuale di Gotti. Fin dal suo arrivo in Salento, il tecnico veneto ha optato per l’utilizzo di un centrocampista che, indipendentemente dal posizionamento iniziale, si è appoggiato sul doppio schermo formato da Ramadani e Blin. lL’assenza dell’albanese costringerebbe quindi il tecnico leccese a ripensare la zona cruciale del campo.

Senza Ramadani potrebbe trovare spazio dal primo minuto Joan Gonzalez. Nelle tre partite sotto la guida di Gotti il ​​catalano ha segnato appena 24,6 minuti di media a partita. L’assenza di Ramadani, sempre più probabile, potrebbe quindi aprire le porte ad una nuova proprietà per l’ex canterano del Barcellona. Contro il Milan, ultima partita di González da titolare, il ragazzo col tempo aveva fatto vedere buone cose. Complice l’infortunio di Kaba, il Lecce non ha in rosa altri centrocampisti difensivi oltre a Ramadani e Blin. González però può fare la sua parte anche quando non è in possesso palla. Difficili anche le scelte in attacco per Gotti, dove mancheranno Lameck Banda (anche lui ieri in terapia) e Pontus Almqvist (squalificato). Sarà interessante vedere se il tecnico del Lecce proporrà la soluzione con Dorgu come ala alta, a sinistra o a destra. In questo caso Oudin e Sansone si contenderanno l’altra maglia del tridente offensivo. Il francese non sta attraversando un gran momento di forma ma resta la scelta migliore per quanto riguarda i calci di punizione. Dal canto suo Sansone ha dimostrato con il gol segnato contro l’Empoli di poter essere utile alla causa. Non è da escludere neanche una soluzione più offensiva, con l’ex bolognese trequartista e Oudin sulla fascia, magari pronto a scambiarsi di posizione in base alle necessità. Il tutto senza dimenticare il rientro dalla squalifica di Krstovic. Il montenegrino dovrebbe ritrovarsi titolare al centro dell’attacco, cosa che spingerebbe Piccoli in panchina.

A meno che Gotti non scelga di proporre la soluzione in stile Mandzukic con Piccoli, cioè un’ala alta d’attacco. A queste opzioni se ne aggiunge un’altra, quella che vedrebbe Santiago Pierotti titolare per la prima volta. L’argentino ha infatti collezionato finora appena cinque presenze, tutte provenienti dalla panchina. La voglia, l’altruismo e la qualità mostrati nel gol decisivo contro l’Empoli gli farebbero meritare una chance dal primo minuto. Resta da vedere se sarà esterno o dietro la punta centrale. Quest’ultima sembra essere la posizione più adatta a Pierotti e quindi quella in cui il ragazzo di Pilar potrebbe ritagliarsi un finale di stagione importante, sia per lui che per la squadra. In sintesi, nel caso del 4-2-3-1 Gotti ha a disposizione Dorgu, Pierotti, Sansone, Oudin e Piccoli per le tre maglie da assegnare ai giocatori che ruoteranno sotto Krstovic. Come puoi vedere, ce n’è molto in attacco. Ora tocca allo stesso Gotti trovare la formula migliore per affrontare il Sassuolo.

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