8,5 miliardi e 30 anni di lavoro – .

Napoli Porta Est è il progetto di riqualificazione dell’area prossima alla Stazione Centrale, nei pressi di via Galileo Ferraris. Lavora fino al 2050.

Dietro la Stazione Centrale in piazza Garibaldi a Napoli sorgeranno alberghi, grattacieli, uffici, appartamenti, parcheggi, la nuova sede della Regione Campania e la stazione degli autobus. Nella zona tra via Galileo Ferraris e Corso Lucci e Porta Nolana. È chiamato “Porta Est di Napoli”, e, insieme al progetto dei Campi Flegrei, rappresenta una delle maggiori trasformazioni urbane che il capoluogo partenopeo subirà nei prossimi anni. I due progetti, insieme, ammontano a un investimento di oltre 8,5 miliardi di euro. I lavori dureranno almeno fino al 2050. Nei prossimi 30 anni gli interventi previsti interesseranno un’area territoriale di circa 3,5 milioni di metri quadrati, quasi il 3% del territorio comunale.

Presentato il bando internazionale per il progetto

IL Bando del concorso internazionale di progettazione “Napoli Porta Est” è stato presentato oggi, mercoledì 24 aprile 2024, da FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del Gruppo FS Italiane, agli stakeholder e ai potenziali investitori. Erano presenti, tra gli altri, il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, nel corso di un evento pubblico dal titolo profetico “La Napoli che verrà”.

L’obiettivo è ambizioso. Andando a riqualificare un’area della città attualmente sottoutilizzata, attraverso un percorso di rigenerazione urbana e rafforzamento dell’intermodalità nella città di Napoli. “La riqualificazione di queste aree – sottolinea FS Sistemi Urbani – si inserisce nel più ampio processo che interesserà il capoluogo campano nei prossimi anni e di cui sono state esplorate tutte le potenzialità di sviluppo”.

Migliaia in piazza Garibaldi e al Plebiscito per la fine del Ramadan. L’imam: “Una moschea anche a Napoli”

Nelle aree interessate, il Polo Urbano del Gruppo FS, in sinergia con il Polo Infrastrutture guidato da RFI e con gli enti coinvolti – Regione Campania, Comune di Napoli, Ente Autonomo Volturno (EAV) -, sta lavorando ai progetti che originano da obiettivi comuni, espressi attraverso la sottoscrizione di Protocolli d’Intesa e Accordi di Programma.

Sistemi Urbani FS illustrato gli obiettivi dei due progetti:

“Napoli Porta Est e Napoli Campi Flegrei – scrive in una nota – rappresentano due grandi opportunità di investimento all’interno della città, in siti con grandi potenzialità di sviluppo, con elevata accessibilità e un’elevata concentrazione di funzioni strategiche che ben si prestano a diverse destinazioni d’uso. I siti e le aree interessate dai progetti, infatti, diventano così l’occasione per attuare una trasformazione delle aree urbane oggetto di intervento che possa restituire alla comunità gli spazi rigenerati, attraverso la valorizzazione e la ricucitura urbana del tessuto cittadino. In questo modo la città, oggetto di rigenerazione sostenibile, diventa luogo e spazio resiliente di una rinnovata socialità oltre ad essere protagonista di una trasformazione per nuovi usi pubblico-privati ​​con nuove possibilità di connessione”.

Napoli Porta Est: la nuova sede della Regione e il parcheggio dei bus

Il progetto “Napoli Porta Est” si focalizza sulle aree diex scalo merci FS di Corso Lucci e Porta Nolana. È prevista la realizzazione di un nuovo hub intermodale in collegamento diretto stazione-porto-aeroporto con la contestuale rigenerazione urbana dell’intera area cittadina che si estende per circa 180.000 mq.

Per la realizzazione del progetto, lo scorso 11 settembre 2023, la Regione Campania, il Comune di Napoli, EAV, Rete Ferroviaria Italiana e FS Sistemi Urbani hanno sottoscritto un Accordo di Programma che prevede, tra gli altri obiettivi, un concorso internazionale di progettazione per la realizzazione stesura del Masterplan nel complesso degli interventi, tra cui la progettazione della nuova Sede della Regione Campania presso l’ex scalo merci.

Ai Campi Flegrei si interscambiano le linee metropolitane 2 e 6

IL Progetto “Napoli Campi Flegrei”. è rivolto alla zona ovest della città e prevede il potenziamento infrastrutturale con la realizzazione dell’interscambio modale L2-L6, attraverso la realizzazione della nuova fermata e deposito della linea metropolitana L6, e la contestuale rigenerazione delle aree ferroviarie dismesse di proprietà IL Gruppo FS Italiane.

Ad oggi è in corso l’iter tecnico-amministrativo per la sottoscrizione dell’Accordo di Programma tra gli enti coinvolti che prevede, tra le altre, la realizzazione della nuova infrastruttura a servizio della L6, nuovo campus universitario Partenope e la definizione del nuovo contesto urbano.

Per quanto riguarda la Metropolitana Linea 2in attuazione del Protocollo d’Intesa del 27 luglio 2023, sono previsti interventi finalizzati al rafforzamento del sistema infrastrutturale, allo sviluppo del Trasporto Pubblico Locale e alla rigenerazione urbana delle aree ferroviarie ubicate nella città di Napoli.

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L’incontro all’Unione Industriali di Napoli

Ricchissimo il parterre dei relatori della “Napoli che verrà” all’Unione Industriali di Napoli. Tra i presenti, Umberto LebrutoAmministratore Delegato e Direttore Generale di FS Sistemi Urbani, Mario BregliaPresidente di Scenari Immobiliari, Costanzo Jannotti Pecci, Presidente dell’Unione degli Industriali di Napoli, ha introdotto la discussione. Seguirono i discorsi Vincenzo De LucaPresidente della Regione Campania, e del Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli. Seguente Francesca ZirnsteinIl DG Scenari Immobiliari, ha presentato il Rapporto “Napoli, gli scali ferroviari e le conseguenze economiche e sociali della loro rigenerazione” che contiene il punto di vista sul mercato immobiliare del capoluogo campano.

Il pannello dei commenti è stato quindi sospeso ECONOMIA, TERRITORIO, INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ con la partecipazione di Luca CasconeConsigliere della Regione Campania e Presidente della IV Commissione Consiliare (Urbanistica, Trasporti e Lavori Pubblici), Bruno DiscepoloAssessore all’Urbanistica e al Governo del Territorio della Regione Campania, Laura LietoVice Sindaco e Assessore all’Urbanistica, Edoardo CosenzaAssessore alle Infrastrutture, Mobilità e Protezione Civile del Comune di Napoli, Andrea AnnunziataPresidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, Gianpiero StrisciuglioAmministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana, Francesco FavoDirettore Generale dell’Azienda Napoletana Mobilità, Pietro DiamantiniPresidente della Sezione “Logistica, Intermodalità e Trasporti” dell’Unione Industriali di Napoli, Andrea DestroAmministratore Delegato FS Park e Giuseppe SavoiaDirettore Valorizzazione e Sviluppo Immobiliare di FS Sistemi Urbani.

Investimenti immobiliari per 6 miliardi di euro

Uno dei principali fattori che guidano oggi la trasformazione urbana in Europa e in Italia è la riqualificazione e la rigenerazione delle aree ferroviarie e industriali dismesse. A Napoli, in particolare, i processi di rigenerazione urbana e gli interventi di trasformazione edilizia urbana del centro storico, dell’area orientale e dell’area nord-occidentale interesseranno da qui al 2050 una superficie territoriale di circa 3,5 milioni di metri quadrati (quasi il tre per cento della superficie totale). territorio comunale) e consentirà di sviluppare una superficie lorda potenziale superiore a 2,65 milioni di metri quadrati, comprendendo il settore residenziale (oltre 635 mila metri quadrati), il settore terziario e le attività di servizi alla persona e alle imprese e al direzionale (rispettivamente circa 663 mila metri quadrati) e 557mila mq) e di artigianato moderno (circa 715mila mq).

Nel corso dell’evento “La Napoli che verrà”, organizzato oggi nel capoluogo campano da FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del Gruppo FS Italiane, è stato presentato il rapporto di Scenari Immobiliari Napoli, gli scali ferroviari e il quadro economico e sociali della loro rigenerazione che contiene il punto di vista sul mercato immobiliare della città partenopea, nonché gli impatti economici della trasformazione urbana.

Mario Bregliapresidente di Scenari immobiliariha dichiarato:

“Nella città di Napoli, le aree di trasformazione, riqualificazione e valorizzazione che inseriscono al loro interno gli ex scali ferroviari svolgono il duplice ruolo di supporto infrastrutturale e di acceleratore del più ampio processo di rigenerazione partenopea. Tali aree prioritarie racchiudono aree di proprietà di FS Sistemi Urbani per una estensione territoriale di circa 45 ettari (quasi il 13 per cento dei principali processi di rigenerazione e interventi di trasformazione), che offrono la possibilità di sviluppare poco più di 140mila metri quadrati di superficie lorda. (poco meno del 5,5 per cento del totale). Il valore aggiunto potenzialmente generato – ha concluso Breglia – varia tra 650 milioni di euro e 775 milioni di euro in relazione al mix funzionale proposto di possibili sviluppatori”.

I numeri del mercato immobiliare a Napoli

Il mercato immobiliare della città di Napoli è caratterizzato da dinamiche uniche che influenzano in modo significativo le decisioni di acquisto e di locazione della popolazione. La carenza di immobili è un elemento predominante, accentuato dal fenomeno di polarizzazione all’interno e in prossimità del centro urbano, contrariamente a quanto testimoniato in molte altre metropoli. Nel 2023 in città si sono registrate oltre 7.300 unità abitative transate (+1,2 per cento rispetto al 2022), le previsioni sono in continua crescita, con volumi compravenduti a fine 2024 prossimi alle 7.400 abitazioni. I prezzi medi di vendita nel 2023 sono stati pari a 7.200 euro al mq nelle zone centrali, 3.350 euro al mq nelle zone semicentrali e 2.420 euro al mq nelle zone periferiche. Le stime per la fine dell’anno in corso indicano un aumento dei prezzi di oltre cinque punti percentuali nelle zone centrali e semicentrali, e di quattro punti nelle zone periferiche.

Un mercato in cui gli ex scali ferroviari, capaci di fornire risposte adeguate alla nuova domanda sociale ed economica, possano ridisegnare lo sviluppo della città in chiave policentrica e socialmente ed economicamente attrattiva.

Francesca Zirnsteindirettore generale di Scenari immobiliariha commentato:

“Nel breve periodo, da qui al 2027, i principali processi di rigenerazione e trasformazione, con i loro centomila metri quadrati di superficie territoriale, consentiranno di sviluppare una superficie lorda complessiva di 76mila metri quadrati e, di conseguenza un valore aggiunto di circa 180 milioni di euro. Le nuove superfici si concentreranno principalmente sull’ampio mix funzionale relativo al settore terziario. Le possibilità di sviluppo delineate dai nuovi scenari immobiliari della città di Napoli si concentrano per lo più sulla creazione di nuove attività economiche e di servizi e di strutture innovative di vendita e di artigianato-produttivo-logistico ritenute in grado di influenzare positivamente le future tendenze occupazionali e l’economia napoletana. struttura. Le previsioni di incrementi dei valori immobiliari derivanti da investimenti diretti, indiretti e indotti comporteranno, per le maggiori funzioni urbane della città di Napoli, un incremento dei valori immobiliari dagli attuali circa 175 miliardi di euro a 250 miliardi di euro nel 2050 (più 42 per cento circa)”.

 
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