«Stiamo crescendo. Contro la Reggiana dobbiamo fare la partita e concedere poco” – .

Quella del “Barbera” è una partita dal significato importante non solo per la Reggiana ma anche per il Palermo. signor Michele Mignani: l’ex allenatore del Bari non ha ancora trovato la vittoria da quando è arrivato sulla panchina rosanero, risultato che manca ai siciliani dal 10 marzo scorso.

«Sto cercando di dare alla squadra la mia linea e la mia idea – ha sottolineato l’allenatore rosanero nella conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Regia – Devo dire che in queste settimane mi sono sempre sentito tale crescita. Credo che nelle ultime tre partite ci siano stati miglioramenti progressivi e possiamo arrivare alla vittoria. Il risultato lo determinano gli episodi, ma il nostro compito sarà gestire la partita per 90 minuti e non lasciarla determinare dagli episodi. Servirà equilibrio e compattezza, ma anche essere decisivo in fase offensiva. Là Reggiana? Mi aspetto una partita difficile, contro una squadra che sa aprirsi e mettere in difficoltà l’avversario, ha tanto dribbling e utilizza una punta centrale, due attaccanti under e due ali. Dobbiamo essere bravi a restare stretti, a dare poco e a ripartire. Affrontiamo una squadra che ha ottenuto tanti buoni risultati fuori casa e che gioca un buon calcio. Recentemente la Reggiana ha vinto anche a Venezia, quindi dobbiamo essere bravi a fare la partita. Non esserci Aurelio abbiamo diverse soluzioni, che possono essere anche attaccanti esterni posizionati in quelle zone o magari centrocampisti più di corsa».

Domani contro la Regia potrebbe essere di nuovo il momento Ranarimasto a lungo fuori causa per infortunio: «Il ragazzo sta bene – precisò Mignani – Ha lavorato con la squadra tutta la settimana ma chiaramente, essendo fermo da diverso tempo, ha ancora bisogno di un po’ di allenamento per tornare al 100%. Credo però che sarà a disposizione per la partita contro la Reggiana: può fare più cose e questo ci permette, grazie alla sua qualità, di cambiare durante la partita.». L’obiettivo per il Palermo è quello tornare a vincere al “Barbera” dove mancano i tre punti da febbraio: «Contro la capolista Parma, secondo me, la squadra ha fatto una buona prestazione in campo e ha giocato una buona partita. L’ideale sarebbe riuscire a mantenere questo equilibrio e aggiungere qualche gol per vincere le partite. Ora ci troviamo in una situazione in cui dobbiamo lavorare su noi stessi per credere che possiamo essere una mina vagante. Dipende da noi. Puntiamo alla vittoria come abbiamo fatto dal primo giorno in cui sono arrivato. Rischiare qualcosa di più? Bisogna capire quando è il momento di farlo. Dobbiamo capire che all’interno di una singola partita ci sono tante partite, ma quando è il momento giusto bisogna sapere come far male agli avversari, sia che si giochi in casa che in trasferta. Studiare nuove soluzioni in vista dei playoff? Intanto i punti per il playoff Matematicamente non ci sono ancora, poi credo che le vittorie portino serenità e questo è il nostro obiettivo. Cambiare sempre vuol dire togliere ciò che hai consolidato. Cercherò la vittoria con un significato, ma anche senza significato andrebbe bene. Ho visto la voglia di vincere ancora da parte dei ragazzi, visto che mancava da tanto tempo».

 
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