Legittima la costruzione del Mezzaluna a Salerno: lo ha riconosciuto il Consiglio di Stato che ha stralciato anche l’ultimo ricorso proposto da Italia Nostra contro le decisioni del Tribunale penale, della Corte d’Appello e della Corte di Cassazione sull’assenza di reati pianificazione urbana.
Il Consiglio di Stato ha salvaguardato integralmente la realizzazione dell’edificio dell’emiciclo, definendolo un’opera di riqualificazione che ha recuperato un’area di degrado e ha consentito la realizzazione di un intervento di pregio architettonico come Piazza della Libertà.
I giudici fanno riferimento ad un ampio scambio di memorie tra il ministero dei Beni culturali, il comune di Salerno, l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centrale, le imprese interessate alla costruzione dell’edificio e ovviamente l’associazione ambientalista che aveva tentato di cancellare tutti gli atti amministrativi relativi all’intervento urbanistico che portò alla nascita di Piazza della Libertà e della Mezzaluna.
Nella decisione del Consiglio di Stato si fa riferimento a quanto già stabilito nel 2013 e cioè che la costruzione della mezzaluna di Bofill non è in contrasto con la normativa citata dal ricorrente e si fa riferimento anche alle autorizzazioni paesaggistiche.
Al punto 5.7 si legge che “il ricorso di Italia Nostra è infondato poiché non è motivato dalla violazione di particolari vincoli di tutela poiché si tratta della realizzazione di un’importante opera architettonica per la riqualificazione complessiva di un centro urbano già degradato. il Comune di Salerno ha ritenuto prevalenti le esigenze di sistemazione e ammodernamento dell’habitat urbano rispetto alla conservazione di contesti tradizionali ormai compromessi come chiarito dalla sovrintendenza con due pareri paesaggistici adottati a seguito di un’ampia indagine aperta alla partecipazione di tutti gli interessi coinvolti ”.
