«Molte persone sono assenti, è un’emergenza. Battistella e Bozhanaj? Il futuro” – .

«Molte persone sono assenti, è un’emergenza. Battistella e Bozhanaj? Il futuro” – .
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Una sfida tra persone che si conoscono bene, Pierpaolo Bisoli e il Südtirol, squadra che il tecnico modenese ha allenato fino al 4 dicembre. “Non è una partita di Bisoli contro l’Alto Adige ma Modena contro l’Alto Adige, io non scendo in campo, lo fanno i miei giocatori, devo fare in modo che arrivi la vittoria che manca da tredici partite”, dice l’allenatore gialloblù, che in certi reparti hanno contato i giocatori. “Siamo in emergenza, devo stare molto attento nelle mie scelte. Senza Ponsi e Riccio, con Oukhadda che in settimana praticamente non si è allenato, abbiamo provato varie soluzioni nel ruolo di terzino destro, molto probabilmente lo farà Magnino”. Non certo Santoro: “Sabato scorso ha giocato una partita superlativa. A centrocampo è una certezza, perché dovrei toglierlo da lì?”.

Sui tanti rigori concessi al Südtirol: “È una squadra che entra spesso in area, conosco molto bene i suoi giocatori, sono leali, con valori umani importanti, credo che abbiano meritato tutti i rigori ricevuti”. Su Bozhanaj e Battistella, che tirano bene dalla distanza: “Se non gli mettiamo pressione Bozhanaj può diventare un giocatore importante. Ha qualità ma va ancora seguito, ad Ascoli lo chiamavo spesso. Se sa disciplinarsi con le sue qualità e con il tiro che ha può diventare un decisivo, gli ho detto fin dal primo allenamento, le stesse caratteristiche di Parolo, che ho lanciato a Cesena: fisicità, corsa, tiro , colpo di testa A Modena, dove ci sono diversi giocatori tecnici, questi due rappresentano una buona risorsa”. Sul nuovo regolamento che gli permette di allenare Südtirol e Modena nella stessa stagione: “Quello che mi dispiace è di aver tolto ad un altro allenatore il piacere di sedermi sulla panchina del Modena ma sono molto contento che questo nuovo regolamento mi ha dato la possibilità di avvicinarmi ad una realtà importante come questa. Sono uno che si emoziona sempre, voglio far capire ai tifosi che sono stato un avversario leale e che li ho sempre rispettati ma che ora darò tutto per renderli felici. Penso che abbiano già capito come sono fatto, la nostra panchina diventerebbe quella a lato del nostro corner per sentire i tifosi ancora più vicini. Mi emoziono quando la gente mi ferma al centro e mi chiede di aiutare il Modena a vincere”. Sul derby con la Reggiana che si giocherà il primo maggio: “Non ci penso ancora, il derby è una partita a sé, i giocatori si comandano da soli. Adesso c’è la partita contro l’Alto Adige che dobbiamo vincere per raggiungere l’obiettivo del primo posto che la società si è prefissata”.

Rossano Donnini

 
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