ANCONA Una fiducia che ha aperto il vaso di Pandora. Si è aperta a quell’amico che vedeva come un rifugio sicuro e gli ha confessato l’incubo vissuto nel pieno dell’adolescenza. “Ho subito abusi da mio papà” avrebbe rivelato all’amica una 17enne di origini asiatiche tra paura, vergogna, ma anche tanto coraggio.
È stato proprio quest’ultimo a ricevere la richiesta di aiuto e a denunciare tutto alle forze dell’ordine. Da lì è iniziata l’indagine, portata avanti dal sostituto procuratore Valentina D’Agostino e giunta ieri mattina ad una svolta con l’incidente probatorio davanti al gip Carlo Masini dove il 17enne è stato ascoltato in forma protetta. La testimonianza della ragazza, assistita dall’avvocato Giulia Remia, potrebbe servire in un eventuale processo, qualora dovesse essere portata davanti alla commissione penale. Nel registro degli indagati per violenza sessuale è stato iscritto non solo il padre della giovane studentessa, ma anche la madre. Si tratta di una contesa morale: secondo l’ipotesi della procura, la donna non ha fatto tutto ciò che era in suo potere per proteggere la figlia. Un’ipotesi, ovviamente, ancora da dimostrare considerando che siamo in una fase preliminare dell’indagine, condotta dalla Squadra Mobile e esplosa lo scorso autunno, con quella sconvolgente confessione.
La ricostruzione
La 17enne ha raccontato all’amica di aver subito abusi da parte del padre quando era adolescente. Le presunte violenze risalirebbero al periodo compreso tra il 2021 e il 2022. L’orrore sarebbe avvenuto all’interno delle mura domestiche. Per un paio d’anni la ragazza è rimasta in silenzio riguardo l’inferno vissuto e le molestie subite da parte dei suoi genitori, poi il dolore è esploso. In un primo momento la giovane avrebbe fatto capire alla madre il disagio che provava. La donna avrebbe così allontanato la figlia dalla propria abitazione. Poi, il racconto all’amica e la denuncia fatta in questura con l’apertura di un caso di violenza sessuale. La ragazza è stata messa in protezione e ieri è arrivata in tribunale per testimoniare in modo protetto su quanto accaduto tra il 2021 e il 2022 nella sua abitazione. L’udienza probatoria è stata richiesta dalla Procura.
L’indisponibilità
Il padre, difeso dall’avvocato Andrea Coen, è nel frattempo rimasto irreperibile. La madre, assistita dall’avvocato Francesca Petruzzo, è finita sotto inchiesta per – secondo la sua procura – non aver tutelato pienamente la figlia e aver sporto denuncia contro il marito. Si tratta, quindi, di una gara morale.
