Un agente della Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Taranto è stato aggredito con calci e pugni da un detenuto mentre lavorava nel penitenziario jonico. Il detenuto, indicato come appartenente alla criminalità organizzata tarantina, ha aggredito ieri sera l’agente al rientro da una videochiamata. Il malcapitato è stato aggredito mentre stava aprendo una cella ed è stato colpito ripetutamente su tutto il corpo. Le urla della vittima hanno attirato gli altri agenti che sono riusciti a immobilizzare l’aggressore e a soccorrere la vittima. L’agente è stato portato in ospedale dove i medici hanno riscontrato diverse ferite e una vertebra fratturata. Per lui la prognosi è di trenta giorni. La notizia del brutale attacco è stata comunicata da Pasquale Montesano, segretario generale del sindacato Osapp. Il sindacalista ha fatto riferimento anche ad altri episodi di violenza contro poliziotti avvenuti nei giorni precedenti nelle carceri di Foggia e di Lecce.
Il commento
“Quanto accaduto – ha spiegato il sindacalista – è da considerarsi estremamente grave, purtroppo non passa giorno senza che gli istituti penitenziari pugliesi non siano triste teatro di eventi critici come attentati, risse e semi-sommosse. Una situazione che è arrivata a rendere vano ogni tentativo di rendere vana la funzionalità istituzionale del carcere”. Da tempo i sindacati denunciano la situazione delle carceri pugliesi e in particolare dell’antico penitenziario di Taranto afflitto da problemi di sovraffollamento e carenza di personale. .
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