La Puglia blindata per un evento storico. I dettagli – .

L’appuntamento con la storia. Come non era mai successo in passato, e come difficilmente potrà accadere in futuro. Cosa accadrà a Fasano nella provincia di Toastdal 13 al 15 giugno prossimi, sarà un evento forse irripetibile, il cui già ampio respiro internazionale ha assunto ancora maggior valore dopo l’annuncio della presenza del Santo Padre ai lavori del G7. Qui i 7 “big” del mondo avranno l’opportunità di incontrare Papa Francesco: in una provincia da sempre al centro del sistema di “accoglienza” internazionale, e anche snodo fondamentale per i traffici economici nel Mar Mediterraneo , l’evento in programma tra poco più di un mese segnerà un segno indelebile nella storia di questo territorio tra Alto Salento e Valle D’Itria. Sarà quindi un G7 dalle tante “prime volte”: dalla presenza di un Pontefice nei summit tematici con i leader mondiali (sull’intelligenza artificiale sarà previsto il discorso in presenza del Papa), a una presidente donna del Consiglio in Italia, Paese che ospita i lavori dell’incontro mondiale. Un evento di questa portata significa un piano di sicurezza, anche in questo caso, degno delle personalità mondiali che arriveranno contemporaneamente, in provincia di Brindisi tra poche settimane. Attenzione ad ogni piccolo dettaglio; un confronto costante con le autorità, anche locali, ma soprattutto con i servizi di sicurezza internazionali, a cominciare da quelli americani per la presenza del presidente americano Joe Biden al G7 di Fasano. Aspetti prioritari che dovranno essere ulteriormente calibrati a poche ore dall’annuncio della presenza di papa Francesco in Puglia. Al momento non è stata ancora comunicata la data del suo arrivo in uno degli appuntamenti tra il 13 e il 15 giugno.

Piano

Nelle prossime ore ci saranno ulteriori incontri per delineare anche l’arrivo del Santo Padre nella provincia di Brindisi. Un arrivo che avrà anche un valore sentimentale. Perché tra chi da settimane è impegnato a preparare il piano di sicurezza per il vertice mondiale ci sarà anche Luigi Carnevale, il nuovo prefetto di Brindisi, che per quattro anni fino al 2022 è stato direttore dell’Ispettorato di pubblica sicurezza vaticano, coordinando la sicurezza del Papa Francesco. Il suo “angelo custode” che tra poco più di un mese, seppur per poche ore, tornerà ad essere al suo fianco. Carnevale non nasconde la sua eccitazione per quello che accadrà tra poche settimane. Emozione che si unisce alla sua autorevolezza e professionalità, qualità riconosciute ben oltre i confini nazionali. «Per me sarà un’emozione e un orgoglio accogliere e salutare il Pontefice insieme ai “grandi” della Terra». Poche parole da Carnival, che ormai da settimane è impegnata a pianificare ogni aspetto di quello che sarà il quadro di sicurezza da garantire alle autorità e alle delegazioni dei Paesi del G7 ma anche degli altri Stati invitati a partecipare a parte dei lavori del vertice . E garantisce sicurezza durante tutto il periodo di permanenza in provincia di Brindisi, che non sarà solo all’interno di Borgo Egnazia, ma vedrà ad esempio il Castello Svevo di Brindisi ospitare la prima cena ufficiale del G7 il 13 giugno. Da qui le esigenze legate alla trasferta dei Capi di Stato, che si incontreranno nel maniero affacciato sul porto interno del capoluogo adriatico, sede delle attività della Marina Militare, e valutate positivamente al termine di una serie di ispezioni anche da parte dei funzionari della sicurezza internazionale, a cominciare da quella degli USA. Ai vertici di questo piano, accanto al prefetto del Carnevale, ci sono anche due profili con un lungo e importante bagaglio di esperienza sia nell’antiterrorismo che nell’organizzazione di grandi eventi: il questore di Brindisi Giampietro Lionetti e il suo vice Emanuele Ferraro. La presenza delle massime autorità di Italia, Stati Uniti, Canada, Francia, Regno Unito, Germania e Giappone imporrà un profilo di controllo mai approntato su questo territorio e che prevede anche il massiccio rafforzamento del personale di polizia, con rinforzi su ogni fronte, anche con la presenza di agenti speciali internazionali e di servizi segreti mondiali. Sono previste almeno 5mila unità in un’attività di controllo che coinvolgerà anche infrastrutture come porti e aeroporti tra le province di Brindisi, Bari e Taranto.

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