“Classi separate per disabili”. Tutti contro Vannacci – .

“Classi separate per disabili”. Tutti contro Vannacci – .
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“Gli italiani hanno la pelle bianca, lo dicono le statistiche”; l’omosessuale che “si esibisce come esibizionista deve accettare le critiche”; “l’aborto non è un diritto”; gli studenti a scuola, compresi i disabili, “devono essere suddivisi secondo le loro capacità”. Roberto Vannacci, candidato della Lega alle europee, lo dice in un’intervista alla stampa di ieri. E spiega: “Credo che classi con ‘caratteristiche distinte’ aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità ad esprimersi al meglio, e anche quelli con più ‘difficoltà’ verrebbero aiutati in modo speciale”. A chi gli chiede se non sarebbe una soluzione discriminatoria, il generale risponde: “Non è discriminatoria. Per gli studenti con problemi mi affido a specialisti. Non sono specializzato in disabilità. Ma sicuramente non metterei un disabile a correre con qualcuno che batte il record dei cento metri”.

Altri spunti dall’intervista: “Non vedo perché sia ​​necessaria la licenza antifascista per esprimere opinioni” Aborto? “Infelice necessità a cui le donne sono costrette a ricorrere” Al Corsera: “Il ministro Crosetto è stato ironico, sarcastico” nei miei confronti, “spero di non deluderlo”. Combatterò per la pace. Mal di pancia in Lega? “Passeranno”. Il riferimento chiaro è all’ex ministro Gian Marco Centinaioal governatore friulano Fedriga e tanti altri della Lega che non solo hanno detto che non voteranno per il generale Roberto Vannacci ma non lo faranno nemmeno votare.

Inutile dire che le dichiarazioni di Vannacci hanno ricomposto l’opposizione. “Le incredibili parole del generale sulle classi separate per i bambini disabili fanno eco a concetti in voga in un periodo storico chiamato nazismo – afferma Raffaella Paita, senatore e coordinatore nazionale di Italia Viva – . Con la sua agghiacciante uscita Vannacci ha oltrepassato un limite che non dovrà mai essere oltrepassato. Chiediamo al Ministro della Disabilità Locatelli di prendere immediatamente le distanze da tale orrore”, conclude. Stesso concetto anche ribadito Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera: “Il partito che rappresenta il ministro per le disabilità è lo stesso che il generale Vannacci candida per le elezioni europee e che oggi propone classi speciali per ragazze e ragazzi con disabilità. E per tenere alto il suo profilo razzista afferma che gli italiani hanno la pelle bianca e che Mussolini è uno statista. Questa è la Lega di Matteo Salvini che si preparerà alle elezioni europee. Il ministro Locatelli prende le distanze da tale assurdità”, conclude Faraone.

“Le parole di Vannacci sulle classi separate per gli studenti disabili – osservano gli esponenti M5S in commissione cultura – sono deliranti, estremamente pericolosi o offensivi per migliaia di famiglie. Il candidato leghista promuove una disumana ghettizzazione dei bambini, in contrasto con i valori più profondi della nostra Costituzione e con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, che si impegna per una pari partecipazione delle persone con disabilità nella società, compresa la scuola ovviamente. Cosa ne pensano i ministri leghisti delle disabilità e dell’Istruzione Alessandra Locatelli e Giuseppe Valditara? Difenderanno la scuola pubblica italiana e gli studenti disabili dalle delusioni di Vannacci oppure avalleranno con il loro silenzio un’idea che ci riporta agli anni più bui e terribili del secolo scorso?”.

“Quindi Vannacci è un candidato. Ho avuto un confronto con lui qualche settimana fa. Vannacci è bravissimo per Salvini. Sono tutto e non sono niente, sono marketing e distintivo”, chiarisce il leader di Action, Carlo Calenda. “Ecco un generale che si candida alle elezioni europee – è l’analisi di Arturo Scotto, deputato del Pd -. Lui e lui ha un vasto programma. Riabilitare Mussolini perché era un grande statista. Introdurre classi differenziate per bambini disabili. Certificare l’identità bianca della nazione. Non penso che stia scherzando. Il suo è un vasto programma. Non uso mai la parola a caso: ma il fetore del fascismo si sente lontano un miglio. Con tutto il rispetto per i minimizzatori. La cui caratteristica prevalente è la codardia o la complicità”.

«Pur nel rispetto di ogni opinione e di ogni scelta politica, qui è in gioco una visione culturale della vita. Queste affermazioni ci riportano ai periodi più bui della nostra storia. Vorrei dire, con Papa Francesco, che l’inclusione è un segno di civiltà”. Così il vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, mons. Francesco Savino, commenta le dichiarazioni del generale Roberto Vannacci secondo cui è necessario organizzare classi scolastiche speciali per i bambini disabili. Per il vescovo di Cassano all’Ionio “la differenza non è un problema ma una risorsa”. Per il vicepresidente della Cei “le classi separate riproducono i ghetti. La separazione in classi diverse per i fratelli disabili significa che devono essere emarginati o guardati con sospetto. E invece hanno tante competenze che noi non abbiamo”. Il vescovo di Cassano ricorda la Via Crucis di quest’anno che la sua diocesi ha voluto dedicare ai disabili. “Loro sono stati i protagonisti e io, ma forse non solo io, sono tornato a casa con la sensazione di aver vissuto un’esperienza davvero bella. Quando c’è inclusione sanno dare il meglio di sé. Ci danno lezioni di vita, di umanità, di bellezza”. “Per favore – conclude il vicepresidente dei vescovi italiani – siamo seri e responsabili”.

Non sono solo i partiti dell’opposizione ad attaccare il generale Roberto Vannacci, candidato della Lega alle europee, e chiedere ai ministri dell’Istruzione e della Disabilità di prendere le distanze. Contro Vannacci è intervenuto anche il presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera Nazario Pagano, di Forza Italia, a margine dei lavori parlamentari sull’autonomia differenziata. “Le classi separate per i ragazzi disabili sono un abominio e sono profondamente in disaccordo con le parole del generale Roberto Vannacci. Credo nel valore della scuola come primo luogo di integrazione sociale e culturale che deve favorire l’inclusione e il rispetto di ogni bambino, valorizzandone le rispettive peculiarità. Quanto detto da Vannacci, che evidentemente parla a titolo personale, è un passo indietro nel nostro impegno per un’istruzione giusta e inclusiva per tutti. Il nostro compito primario è incoraggiare un dialogo costruttivo che miri a migliorare l’accesso all’istruzione e a creare ambienti educativi che rispettino e valorizzino la diversità”. Lo dichiara il presidente della Prima Commissione Affari Costituzionali della Camera a margine dei lavori parlamentari sull’autonomia differenziata Nazario Paganodi ForzaItalia.

E alle polemiche Risponde il generale Vannacci con un comunicato all’AGI: “La diversità delle persone disabili deve essere valorizzata nel migliore dei modi, permettendo loro di esprimersi e realizzarsi pienamente seguendo i propri talenti. Le Paralimpiadi le hanno inventate i disabili, non le hanno messe a gareggiare con chi non è disabile. Il mio amico d’infanzia Norberto De Angelis è un campione della disabilità: è su una sedia a rotelle a causa di un incidente stradale, ma ha vinto diverse gare paralimpiche allenandosi in modo peculiare e tirando fuori il meglio che ha saputo esprimere attraverso la sua diversità .” . Il generale spiega quindi: “Ecco perché ieri, nell’intervista, dopo aver specificato che non sono un esperto di disabilità, ho detto che sono convinto che le persone disabili vadano aiutate nel modo più peculiare e specifico possibile. Il che, a volte, potrebbe non coincidere con il metterli insieme ad altre persone con caratteristiche diverse”. Per quanto riguarda le frasi su Benito Mussolini, Vannacci ribadisce quanto affermato: “Lui è uno statista, come Stalin, perché sono ‘statisti’ come scrive Treccani”.



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