Il futuro di Sanchez e del G7 sul Clima in un’Italia che odia il Green Deal – .

Il futuro di Sanchez e del G7 sul Clima in un’Italia che odia il Green Deal – .
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Poi, la newsletter Europa Today che ogni domenica mattina racconta cosa accadrà nella prossima settimana europea, a cura di Alfonso Bianchi e Francesco Bortoletto (per commenti, suggerimenti o critiche scrivere a [email protected]).

In cima all’ordine del giorno

Il futuro di Sanchez – Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez annuncerà lunedì 29 aprile se intende dimettersi o meno dal suo incarico. Il leader socialista ha annunciato mercoledì la sua sospensione dalle attività per riflettere sul da farsi, dopo che un tribunale di Madrid ha ammesso una denuncia contro sua moglie, Begoña Gómez, per un possibile reato di traffico d’influenza.

Piano B a Bruxelles? – Sanchez ha definito la denuncia una “operazione di molestia e demolizione” da parte di “destra e ultradestra” con l’obiettivo di “indebolirlo politicamente e personalmente attaccando” il suo partner. Per lui, però, se davvero decidesse di partire, potrebbe esserci un lussuoso piano B: a giugno si renderà disponibile il posto di presidente del Consiglio europeo, e il suo nome è già stato menzionato più volte come possibile candidato.

G7 Torino – Da oggi, domenica 28, fino a martedì 30 aprile, si terrà a Torino la riunione dei ministri del G7 su clima, energia e ambiente. Le discussioni si concentreranno su come affrontare la crisi climatica, concentrandosi soprattutto sulle aree e sulle popolazioni più vulnerabili. Tra gli obiettivi dell’incontro c’è quello di individuare soluzioni tecnologiche che permettano di soddisfare in modo pulito il fabbisogno energetico di tutti i Paesi e in particolare del continente africano. Efficienza energetica e fonti rinnovabili dovrebbero essere tra le parole d’ordine.

Tavola rotonda – I dibattiti del G7 si concentreranno anche sulle sinergie tra finanza verde pubblica e privata, produzione e consumo sostenibili, economia circolare, tutela della biodiversità e degli ecosistemi marini e terrestri nonché gestione sostenibile delle risorse naturali. La riduzione delle emissioni climalteranti sarà anche al centro degli scambi sul futuro delle città, dove si potranno sperimentare strategie di pianificazione urbana sostenibile per raggiungere gli obiettivi di sviluppo delle Nazioni Unite. L’Italia è tra i Paesi in Europa che si sono battuti contro il Green Deal, pensato appositamente per contrastare il cambiamento climatico.

Altri temi caldi

Incontro su Gaza – L’Arabia Saudita organizza un incontro lunedì 29 aprile per discutere del futuro di Gaza. A margine della riunione straordinaria del World Economic Forum, Riyadh metterà attorno al tavolo il nuovo primo ministro palestinese Mohammad Mustafa, il primo ministro egiziano Mostafa Madbouly e Sigrid Kaag, coordinatrice degli aiuti delle Nazioni Unite per la Striscia di Gaza. Ma i sauditi vorrebbero che partecipassero anche il segretario di Stato americano Antony Blinken, il ministro degli Esteri britannico David Cameron e funzionari dell’UE. Non è prevista la partecipazione di rappresentanti di Israele o di membri di Hamas.

L’ombra di una crisi di rifugiati – L’Europa teme che un’estensione del conflitto in Medio Oriente possa portare a una nuova crisi migratoria in Europa. Diverse centinaia di persone stanno iniziando a fuggire dal Libano, Paese che ospita un milione e mezzo di profughi siriani, e gli sbarchi irregolari a Cipro sono in forte aumento. Per fare il punto della situazione giovedì 2 maggio la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, sarà a Beirut, insieme al presidente cipriota Nikos Christodoulides.

Patto sui migranti – Lunedì 29 aprile si terrà a Gand, in Belgio, la conferenza ministeriale sull’attuazione e il funzionamento del patto sulla migrazione e l’asilo. La conferenza ministeriale riunirà la Commissione europea, i ministri dell’Interno e della Migrazione dei 27 Stati membri e dei paesi associati a Schengen e rappresentanti delle agenzie competenti come Frontex. Insieme esamineranno come e quando il Patto potrà e dovrà diventare operativo. Per l’Italia non ci sarà il ministro Piantedosi ma il sottosegretario Nicola Molteni.

Il dibattito tra spitzenkandidat – Lunedì 29 aprile si terrà il dibattito di Maastricht, il dibattito tra i candidati dei partiti politici europei alla guida della Commissione. Ci sarà ovviamente la favorita, la popolare Ursula von der Leyen, il suo principale avversario, il socialista Nicolas Schmit, ma anche il spitzenkandidat della sinistra e dei verdi Walter Baier e Bas Eickhout. Sicuramente non sarà sfarzoso come l’Eurovision, ma per gli appassionati della politica europea è un evento da non perdere.

Leggi di nuovo sul podio – Lunedì 29 aprile si terrà presso la Commissione europea la conferenza annuale sul bilancio dell’Ue. Tra i relatori c’è anche l’ex premier italiano, Enrico Letta, chiamato a scrivere un rapporto sul futuro del mercato unico Ue. Tra gli altri relatori figurano la presidente della Moldova, Maia Sandu, il direttore generale del FMI, Kristalina Georgieva e la presidente della Banca europea per gli investimenti, Nadia Calviño.

Parlamento

Il Parlamento europeo ha concluso i suoi lavori legislativi con l’ultima plenaria tenutasi a Strasburgo la scorsa settimana in vista delle elezioni dell’8 e 9 giugno. La nuova legislatura sarà inaugurata con la sessione del 13-16 luglio.

Consiglio UE

Il punto sulla PAC – Lunedì 29 aprile i capi dell’Agricoltura e della Pesca dei Ventisette si incontreranno a Lussemburgo per discutere della semplificazione della politica agricola comune (PAC), recentemente modificata dalla Camera europea nel corso dell’ultima plenaria di Strasburgo, con l’obiettivo di rafforzare la posizione degli agricoltori. Il Consiglio valuterà anche l’attuazione della Pac nei diversi contesti nazionali a partire dalle relazioni presentate dalle stesse cancellerie.

Allargare l’UE – Una riunione informale di due giorni del Consiglio Affari generali terrà impegnati tra lunedì e martedì a Bruxelles i ministri degli Stati membri, dove si discuterà degli allargamenti passati e futuri. Martedì 30a sessione sugli insegnamenti del più grande allargamento della storia dell’Unione, quello del 2004 e di cui ricorre il ventesimo anniversario, in cui 10 nazioni sono entrate nella famiglia europea: Polonia, Slovenia, Slovacchia, Ungheria, Repubblica Ceca, Estonia, Lituania, Lettonia, Malta e Cipro. Al dialogo parteciperanno anche i rappresentanti dei paesi candidati, dalla Georgia ai Balcani occidentali.

Commissione

All’ombra della Talpa – Lunedì e martedì parteciperanno alla riunione del G7 che si terrà a Torino anche i commissari Kadri Simson (Energia), Virginijus Sinkevicius (Ambiente) e Wopke Hoekstra (Clima). Quest’ultimo incontrerà in un incontro bilaterale il ministro italiano dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin.

Altri eventi

La riconferma di Khan a Londra – I cittadini di Londra sono chiamati alle urne il 2 maggio per eleggere il sindaco e i 25 membri del consiglio comunale. Tutti i sondaggi danno come vincitore per la terza volta l’attuale sindaco laburista, Sadiq Khan, con un netto vantaggio sull’avversaria, la conservatrice Susan Hall.

Cinque articoli della settimana appena conclusa

Niente finanziamenti, per l’Ue il Ponte sullo Stretto resta solo un’idea (per ora)
La Lega sostiene che l’opera potrà essere sostenuta dall’Unione Europea ma Bruxelles afferma che il progetto non è stato ancora preso in considerazione. E la possibilità che ciò accada sembra al momento molto remota: ecco perché

Elezioni europee 2024: date, candidati, programmi, liste e tutto quello che c’è da sapere sul voto di giugno
Europa Oggi la dichiarazione del voto che definirà l’Unione per i prossimi cinque anni.

Gli stipendi dei funzionari europei aumenteranno del 18% (ma dopo le elezioni)
L’aggiustamento, legato all’inflazione, avverrà nella seconda metà dell’anno. Ne beneficeranno oltre 60mila dipendenti

Macron invita (ancora) ad armarsi: “Europa circondata, rischia di morire”
Per il presidente francese “non siamo attrezzati per rispondere ai rischi” posti da potenze come Russia e Cina, e dobbiamo capire che “il periodo in cui affidavamo la nostra protezione agli Usa è finito”.

“Salis è una criminale, ma se eletta sarà libera”: la sentenza cautelare del vice di Orbán
Nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, un membro di Fidesz ha ribadito la posizione ufficiale del governo di Budapest su uno dei casi politici più scottanti nel nostro Paese.

 
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