bisogna sperare nell’imponderabile» – .

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UDINE. «Il Bologna vive un momento di tale euforia che anche chi deve giocarci contro deve sperare che gli succeda qualcosa di imponderabile per fermarlo».

È molto più di un avvertimento quello che Giancarlo Marocchi lancia all’Udinese, alla ricerca di punti salvezza al Dall’Ara, in uno stadio che traboccherà di entusiasmo con quella “pazza voglia di Champions League” che sta gonfiando le vele dei tifosi e soprattutto della squadra di Thiago Motta.

Marocchi, a differenza dei rossoblù, l’Udinese si presenta invece in missione per salvarsi, obiettivo diventato improvvisamente arduo…

«Sia per le due sconfitte contro Verona e Roma sia perché qualcuno è scappato, quindi bisogna anche ipotizzare che la quota di sopravvivenza potrebbe salire da 35 a 37 punti».

Dopo l’amara fine con la Roma, Cannavaro ha a disposizione la prima partita intera per incidere. Cosa ti aspetti dal nuovo allenatore della Juventus?

«Lo choc tipico di questi casi, fin dagli allenamenti, ma è difficile capire dove e cosa potrà fare Cannavaro. Prima di lui non sono riusciti a sostituirlo né Sottil né Cioffi, anche se bisogna riconoscere che con entrambi la squadra aveva dato l’impressione che le cose si potessero sistemare.

Invece è successo quello che nessuno dei dirigenti si aspettava, anche perché c’è sempre stata la convinzione che l’esuberanza fisico-atletica dell’Udinese potesse bastare a garantire il livello di sicurezza”.

Ti aspetti un’Udinese diversa a livello tattico?

«No, anche perché prima ho sempre pensato che fosse una squadra ben posizionata, nella quale non avevo mai visto giocatori fuori posizione. Credo piuttosto che la speranza della società sia riposta nella persona capace di trovare la chiave giusta e quindi una diversa modalità comunicativa per arrivare al risultato”.

A proposito, il pronostico dice Bologna…

«Sì, anche perché in questo momento l’euforia che sta vivendo l’ambiente rossoblù è contagiosa. Questo Bologna ha vissuto alcuni momenti delicati, uno di questi a Udine con la sconfitta dell’andata, ma poi ha saputo rialzarsi alla grande anche dopo il Cagliari. Recentemente ha perso Ferguson per infortunio, ma continua a giocare bene come se nulla fosse successo”.

Marocchi, quali sono i punti di forza del Bologna?

«Eravamo abituati a vedere terzini alti, ma la vera novità sono i difensori centrali che sono bravi a partire dal basso e che sanno favorire anche il press alto, per poi andare subito a cercare Zirkzee che è l’autentico regista della squadra .

E se poi individuano la possibilità sbloccano le ali che restano larghe, in modo da sfruttare l’ampiezza in fase offensiva. Calafiori, Freuler e Zirkzee sono molto bravi ad avviare questi appezzamenti”.

Come valuti le concorrenti dell’Udinese per la salvezza?

«È molto difficile perché anche il Sassuolo può pentirsene, come l’Udinese, basti pensare ai quattro punti che le mancano nelle due partite in vantaggio con due gol contro Salernitana e Milan.

Bisogna vivere alla giornata e l’esempio più evidente è il Verona che nonostante mille problemi è ancora lì. Il Frosinone, che aveva iniziato in maniera esagerata, ha segnato un punto dopo l’altro e Nicola ha dimostrato che l’Empoli non è fragile”. —

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