Tsad Kadima festeggia trent’anni di impegno al fianco di Yoel Viterbo – .

Lo scorso Shabbat Yoel Viterbo ha compiuto 30 anni. Con le parole di nostro padre Alessandro vorremmo raccontare una storia ricca di umanità e di affetto che unisce Padova a Gerusalemme e a tutto Israele.
Cerebroleso fin dalla nascita, la sua vita, la sua crescita e i miglioramenti delle sue capacità motorie sono una dimostrazione tangibile della serietà e determinazione con cui l’associazione Tsad Kadima ha lavorato e lavora per garantire un’ottima assistenza a oltre 400 bambini e ragazzi in Israele . Da 37 anni sono attivi dieci centri dal nord al sud del Paese tra cui 4 asili nido per assistere i bambini fin dai primi mesi e 3 centri diurni. Il metodo ungherese “Peto” è applicato da educatori specializzati e formati con importanti finanziamenti da parte dello Stato di Israele e di donatori privati ​​che permettono a Tsad Kadima di esistere e diventare sempre più un punto di riferimento in un settore difficile e all’avanguardia in Israele.

Yoel raccontaci la tua vita quotidiana.

Vivo a casa con i miei genitori e frequento il centro diurno Tsad Kadima. Generalmente una volta alla settimana passo la sera e la notte in un appartamento attrezzato per me e per altri ragazzi cerebrolesi con l’assistenza degli educatori. È molto importante perché mi dà un grande senso di indipendenza e svolgiamo attività collettive. La sedia a rotelle elettrica per me è insostituibile: all’inizio era difficile da usare, ma con gli anni sono migliorata. La piscina è la terapia più utile per la mia disabilità. Mi sto esercitando con il tablet ormai da qualche tempo. Spero che Tsad Kadima riesca ad organizzare il campo anche quest’anno: partecipo da molti anni, questi sono giorni in cui i nostri genitori possono riposarsi dal prendersi cura di noi minuto dopo minuto come hanno fatto da quando siamo nati.

Isaac Herzog, presidente dello Stato di Israele, ha ricevuto recentemente un gruppo di bambini e ragazzi di Tsad Kadima con educatori e papà e mamme: è stata una vera emozione per tutti noi.

La musica e l’artigianato sono le tue passioni, giusto?
I concerti e gli incontri con gli artisti al termine dei loro spettacoli mi riempiono di gioia. Ho incontrato grandi artisti israeliani tra cui Idan Reichel e David D’Or. Durante lo Shabbat e durante le feste apprezzo il chazanut italiano al tempio di Rehov Hillel: ho i miei chazanim preferiti, ma hanno tutti delle belle voci.

Puoi mangiare da solo?
Qualche anno fa ho imparato ad arrangiarmi. Non è stato per niente facile ma ora sono più indipendente.

Capisci l’italiano?
Sì, so anche dire qualche parola e capisco anche il francese. Posso dire di essere trilingue!

Come hai vissuto i mesi successivi al 7 ottobre?
Con apprensione per i tanti cugini arruolati. Ho difficoltà a raggiungere il rifugio di casa mia e mi affido totalmente ai miei genitori, quindi passiamo gli allarmi.

Qualcuno dei tuoi cugini e zii della grande tribù viterbese ti festeggerà a Pesach?
Saremo in tanti e festeggeremo i compleanni dei nati in questo mese. Ho partecipato a due milot solo nell’ultimo anno, celebriamo la vita, nonostante tutto.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Libertas, missione compiuta. Under 18 alle finali italiane – .
NEXT la nota del club – .