(Rdl) _______ Trentaquattresima giornata, poi mancano solo altre quattro partite alla fine del campionato. Il Monza, che ha già fatto la sua parte, vuole togliersi qualche soddisfazione in più, il Lecce, che deve ancora raggiungere la salvezza, vuole confermare il buon momento di forma e consapevolezza acquisita.
Al Via del Mare impazzito di luci, profumi, colori, voci, rumori, in un pomeriggio di inizio estate, agli ordini del mister Alberto Santoro da Messina, Palladino manda in campo: Di Gregorio; Birindelli, Izzo, Mari, Kyriakopoulos; Bondo, Akpa Akpro; Valentin Carboni, Pessina, Zerbin; Colombo; Gotti: Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo; Rafia, Blin, Oudin, Dorgu; Kristovic, Piccoli.
10′. Destro da fuori di Blin, palla alta sopra la traversa.
15′. Ammonito il grande ex Colombo, ammonito per fallo su Blin.
20′. Bondo punta in area e conclude, deviato in angolo. Rimase senza successo.
Seguito da Kiriakopoulos dal limite, palla di poco a lato. Poi un tiro debole e centrale di Gallo, facile per Di Gregorio. E anche Oudin è stato ammonito per un fallo su Akpa Akpro.
Trascorre così la prima mezz’ora di gioco, senza grandi occasioni da entrambe le parti.
Fino al fischio finale Colombo si libera alle spalle della difesa, controlla ma perde l’occasione per tirare; e l’assedio dell’area avversaria da parte del Lecce, con il tiro di Oudin respinto.
Squadre a riposo dopo un primo tempo scarso e senza grandi emozioni.
Al rientro, i padroni di casa ripartono bene: il primo gol di Krstovic sfiora il palo; poi cross dalla destra di Gendrey, il tiro al volo di Piccoli non impensierisce Di Gregorio.
Ed ecco le prime sostituzioni, due per parte, poi una per ciascuna, così, sempre senza sussulti, si arriva al quarto d’ora più recupero nel finale.
Ospiti ormai in crescita, non più schiacciati, a un quarto d’ora dalla fine.
Krstovic chiude in maniera irrealistica. Ultime sostituzioni.
Il Lecce è meno brillante delle ultime uscite, quelle dell’era Gotti, ma resta imbattuto contro una squadra dalla rosa impressionante.
I minuti del recupero finale sono scoppiettanti di emozioni.
Gol di Krstovic che, su tocco di Pierotti, scatena un clamoroso contropiede di destro dal limite, scagliando un fulmine dalla blu che incenerisce Di Gregorio.
Ma poi il Monza pareggia su rigore, concesso per un tocco di Venuti in area e trasformato da Pessina che spiazza Falcone.
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